Scheda informativa
Esigenze
Periodo di raccolta
Caratteristiche
Piantare correttamente
Mandorlo (Prunus dulcis)
Con un raggio di sole e temperature miti, ecco il miracolo della fioritura del mandorlo, un albero meraviglioso e generoso per giardini e grandi vasche in terrazzo. Ancora oggi nel nostro Sud sono numerose le feste che rendono onore ai fiori: la più celebre è ad Agrigento, zona di produzione di mandorle di alta qualità. Dai fiori delicati del mandorlo nascono frutti protetti da un guscio duro: è una necessità di adattamento al clima e alla voracità degli uccelli e animali selvatici. Oltre alla bellezza, tra le virtù del mandorlo ci sono la longevità, il fatto che non si ammala e la capacità di sopravvivere tanto al caldo siccitoso quanto al freddo. Oltre ad essere consumate crude, essiccate o tostate, le mandorle dolci sono utilizzate per fare dolci come il torrone, i confetti, la pasta di mandorle, e bevande come il latte di mandorla e l’orzata. Preziose in medicina e in cosmesi, le mandorle forniscono un olio imbattibile per idratare, lenire, ammorbidire e rassodare la pelle.
Pianta tipicamente mediterranea, il mandorlo ha una caratteristica splendida: fiorisce in inverno, e quindi colora magnificamente i giardini e le campagne al Sud e lungo le coste dove l’inverno è mite. Ma questo significa che nell’Italia settentrionale e in Pianura Padana è difficile ottenere i frutti, perché i fiori si aprono troppo presto, quando ancora le gelate possono danneggiarli
Sebbene l'albero stesso sia resistente al gelo fino a meno 15 ° C, e quindi capace di sopravvivere anche in montagna, è essenziale proteggere i fiori dalle gelate. Come fare? Per tutelare i fiori e sperare di ottenere i frutti è bene che il mandorlo sia in una posizione soleggiata fin dalla prima mattina anche nel periodo invernale, meglio se vicino a un muro che riflette un po’ di calore sui rami e sui fiori. In effetti negli ultimi anni gli inverni più miti, a causa dei cambiamenti climatici, hanno reso meno rischiosa la coltivazione del mandorlo nelle zone dove in passato gli inverni erano molto rigidi, ma comunque il rischio di gelate rimane il pericolo maggiore per questo bell’albero e la sua spettacolare fioritura.
Il periodo migliore per piantare i mandorli è da fine estate a ottobre, oppure in primavera dopo che è terminato il periodo in cui c’è rischio di gelate tardive. Il terreno deve essere ben drenato. L'albero non tollera ristagni idrici e non ama crescere in terreni argillosi fortemente compattati; se il suolo è molto argilloso occorre scavare una grande buca, creare del drenaggio sul fondo e riempire intorno alle radici con terreno leggero, magari miscelato con sabbia. Se pianti il mandorlo in vaso, il contenitore dovrà essere ampio e profondo, con biglie di argilla espansa sul fondo. COMPO SANA® Terriccio per trapianti può essere un’ottima soluzione per riempire il vaso assicurando drenaggio e aerazione alle radici del tuo mandorlo.
In genere sì, perché il mandorlo è autosterile in molte varietà: significa che affinché i fiori si trasformino in frutti occorre avere vicino altri esemplari di varietà con fioritura contemporanea. Adesso comunque si trovano anche delle varietà auto-fertili come “Tuono”, i cui punti forti sono la fioritura tardiva (e quindi la minore sensibilità al freddo) ed il buon sapore dei frutti.
Cresce bene anche al Nord in posizioni assolate.
Il mandorlo è una bella pianta poco ingombrante rispetto ad altre piante da frutto. La sua posizione ideale è in giardino o vicino all’orto ma puoi provare a coltivarlo in terrazzo se in inverno puoi spostare la pianta in una zona soleggiata e protetta. Difficile farlo crescere in serra: è una pianta che ha bisogno di molta aerazione e in serra può ammalarsi più facilmente. Inoltre dovrai considerare che in vaso il suo fabbisogno idrico è maggiore e continuativo, e richiederà acqua con regolarità per tutta la stagione estiva.
Il vero mandorlo da frutto non va confuso con la forma ornamentale Prunus triloba (mandorlo da fiore). Quest’ultimo fiorisce magnificamente, ma non produce frutti.
Mantenere correttamente
Le cure per il mandorlo
Pianta mediterranea, il mandorlo si adatta anche ad ambienti con scarse irrigazioni, ma se vuoi ottenere frutti grossi e saporiti non dovresti far mancare acqua. Le irrigazioni sono indispensabili per le piante giovani e per quelle in vaso; i mandorli adulti in piena terra si irrigano non spesso (una volta alla settimana, oppure ogni 10 giorni) lasciando scorrere a lungo l’acqua in modo che le radici siano stimolate a scendere in profondità diventando gradualmente sempre meno esposte al rischio di rapida disidratazione negli strati superficiali del terreno.
Dal momento che il mandorlo perde le foglie nella stagione fredda, non ha bisogno di acqua in inverno.
I fabbisogni nutrizionali dei mandorli sono relativamente alti durante i mesi primaverili. All'inizio della stagione è meglio svegliare la pianta dal letargo invernale con un concime a lenta cessione. In seguito è bene concimare una-due volte in primavera; in piena estate, con il caldo bollente, meglio lasciarla al suo parziale riposo e concimare ancora una-due volte a fine estate e in autunno.
I frutti del mandorlo sono costituiti da tre strati: una buccia esterna verde e pelosa, un guscio legnoso e il delizioso nocciolo, quello che si consuma. Quando le mandorle sono mature per la raccolta? Lo si capisce dal fatto che il guscio esce da solo dalla buccia pelosa. In genere questo accade a fine estate e in autunno. Se conservate in un luogo asciutto, le mandorle si conservano per alcuni mesi e sono ancora ottime a Natale, quando potrai usarle anche per preparare dolcetti deliziosi. Si raccolgono fino a 4-5 kg di mandorle da ogni albero.
I mandorli vengono in genere potati solo una volta all'anno, operazione necessaria affinché la quantità del raccolto non diminuisca nel tempo. In autunno, dopo la raccolta, è bene diradare la chioma: vanno rimossi tutti i rametti che crescono verso l'interno, quelli troppo vicini o che si incrociano fra loro. Il diradamento è importante perché le mandorle possono maturare solo se ricevono molta luce e sole.
Sì, ma nel primo anno la giovane pianta è ancora delicata e richiede qualche accorgimento. Dovrai proteggere le radici disponendo uno spesso strato di paglia o di corteccia sminuzzata intorno al tronco, il che tra l’altro è utile anche in estate per ridurre l’evaporazione e mantenere maggiore umidità. Se prevedi inverni molto freddi puoi anche avvolgere il tronco con juta o non-tessuto nei primi anni. In seguito, una volta acclimatato, il mandorlo non teme il freddo: è la sua fioritura che lo teme, come hai potuto leggere all’inizio di questo articolo.
I mandorli in vaso sono più delicati: proteggere il contenitore e rialzarlo da terra, posandolo su mattoni o assicelle, è utile per ridurre il freddo a livello radicale. La posizione protetta e soleggiata è indispensabile.
Ti potrebbero anche interessare:
I prodotti adatti per il mandorlo