Come ritrovare colori e bellezza in vaso
Gli uccellini hanno ripreso a farsi sentire, le piante sono piene di nuovi germogli e si comincia a sentire nell’aria tutto il piacere della primavera… Ma il balcone è lì un po' abbandonato, con vasi polverosi e vuoti o pieni di sterpaglie. Ti suggeriamo come intervenire per ritrovare bellezza e colori sotto i tuoi occhi, aggiungendo il piacere delle fioriture di stagione che ti accompagneranno nella stagione del risveglio.
I primi colori che illuminano e rallegrano
Il simbolo della rinascita
Non per niente Primus sta per "il primo", e la primula, da febbraio in poi, è la prima messaggera della primavera. Le innumerevoli sfumature di colori accesi o pastello disponibili nelle primule ti consentono di creare splendidi cuscini di fiori in vasi e fiorire. Ma lo sapevi che la primula è una pianta perenne? Se trova l’ambiente adatto, in giardino rifiorisce anno dopo anno. La fase più delicata per le primule che compriamo nei garden center e vivai è proprio quella del trapianto. Anche se fioriscono precocemente e amano il freddo, le primule possono resistere a temperature sotto lo zero solo per un breve periodo. Bisogna quindi aver pazienza e aspettare che le temperature siano comprese tra 3 e 10 gradi; in questo modo le piantine, che sono state prodotte in serre a temperature controllate, avranno le condizioni ideali per vivere e produrre nuovi boccioli. Se le temperature dovessero scendere sotto i -5 ° C, puoi coprire i vasi con un velo di non tessuto o spostarli in un ambiente riparato dal gelo, almeno durante la notte.
Come curare le primule
Piante generose e adattabili, una volta superata la fase del trapianto in genere richiedono poche attenzioni. Per quanto riguarda l'irrigazione, è importante trovare una buona via di mezzo: tutti i fiori primaverili non tollerano l'umidità permanente ma nemmeno la siccità. Il fertilizzante iniziale contenuto nel terriccio del trapianto è solitamente sufficiente per fornire alle primule i fattori nutritivi necessari durante il loro periodo di fioritura, quindi non è necessario concimare ulteriormente.
C'è un semplice trucco per allungare lo spettacolo colorato offerto dalle primule: staccare costantemente i fiori morti dalla pianta. Le primule, infatti, crescono così densamente che i nuovi boccioli dei fiori, al centro del ciuffetto di foglie, semplicemente non ricevono abbastanza luce e aria per svilupparsi. Le foglie nella parte inferiore della pianta possono anche essere diradate regolarmente, altrimenti inizieranno a marcire rapidamente sopra il terriccio umido.
Un fiore elegantissimo
Il ranuncolo asiatico a fiore doppio è una vera meraviglia; può essere comprato in vasetti già fioriti, disponibili nei garden center e vivai già in febbraio, oppure si può partire dalla coltivazione dei tuberi, che vanno collocati solo pochi centimetri sotto la superficie della terra e quindi non sono molto resistenti al freddo; vanno piantati in primavera e fioriranno intorno a giugno. In ogni caso occorre un posto in ombra parziale, perché sotto il sole cocente di un balcone esposto a Sud fa troppo caldo per i delicati fiori del ranuncolo che appassiscono molto più velocemente che in un luogo più fresco. In ogni caso, occorre abituare gradualmente il ranuncolo alla sua nuova posizione in balcone, senza dimenticare che in serra aveva una temperatura costante.
Come coltivare il ranuncolo asiatico
Dal momento in cui dal tubero compaiono foglie e fiori, il fabbisogno idrico aumenta continuamente; i petali sottilissimi del ranuncolo hanno elevata assorbenza di acqua e gli steli sono sottili, resi elastici e resistenti solo se adeguatamente idratati. Occorre quindi irrigare con regolarità ma non lasciare acqua stagnante nel sottovaso: farebbe marcire le radici. Inoltre è bene fornire il concime ogni 12-15 giorni per rinforzare la vegetazione.
Come riutilizzare i tuberi del ranuncolo
Il ranuncolo asiatico in genere conclude il suo ciclo ai primi caldi e va in riposo, la vegetazione si secca. A quel punto puoi estrarre il tubero e farlo asciugare in una posizione ombrosa e arieggiata. Conservalo in estate in luogo fresco e asciutto e ripiantalo in autunno per vederlo fiorire in primavera, se puoi tenere il vaso al riparo dal gelo, oppure ripianta in febbraio-marzo per avere fiori in tarda primavera.
Robusto e durevole
I myosotis in balcone
In realtà, non ha affatto bisogno del suo nome, perché il myosotis, noto come “non ti scordar di me” non può certo essere dimenticato per la sua bellezza, vigore e tolleranza al freddo e alla pioggia. Fatta eccezione per l'irrigazione sufficiente, i myosotis sul balcone non hanno richieste particolari, ricordando però che, soprattutto con l’avanzare della primavera, un luogo troppo soleggiato e caldo li farà sfiorire precocemente
Se acquisti le piantine già in fiore, nell’Italia settentrionale e nelle zone con inverno freddo è meglio aspettare la metà marzo prima di piantare, quando il rischio di gelate notturne intense è ormai superato.
Attenzione all’oidio
Con la loro crescita compatta e le foglie leggermente pelose, i myosotis sono sensibili all’oidio (mal bianco). Pertanto, non posizionare le piante troppo densamente e, se necessario, meglio sfoltire leggermente il fogliame in modo che l'umidità possa asciugarsi rapidamente riducendo così i rischi di infestazione.
TULIPANI, NARCISI E CROCHI
Tutte le bulbose primaverili sono una splendida risorsa per trasformare i balconi in uno spettacolo primaverile. Poiché le “cipolle” marciscono rapidamente quando sono impregnate d'acqua, dovresti garantire un buon drenaggio nel vaso. Per mantenere liberi i fori di drenaggio e far defluire l’acqua in eccesso possono essere d'aiuto ciottoli o uno strato di biglie argilla espansa sul fondo del contenitore. Utile anche mescolare un po’ di sabbia di fiume al normale terriccio, per renderlo molto leggero e drenante.
I fiori da bulbo come tulipani, narcisi, crochi e giacinti si trovano in vasetti con il germoglio e il bocciolo, ma il sistema più economico rimane quello di piantare i bulbi in autunno; i vasi possono restare all’aperto in inverno, meglio se contro un muro esposto a Sud e con terriccio quasi asciutto. I germogli appaiono da gennaio (crochi) a febbraio-marzo (narcisi, giacinti, tulipani) e fioriscono generosamente.
Progettare le composizioni con i fiori da bulbo
Le bulbose da fiore possono essere mescolate fra loro o con altre piante da fiore primaverili, lasciando nella parte posteriore i bulbi con steli alti (tulipani, narcisi) e in primo piano quelli più bassi (crochi, giacinti). La profondità di piantagione è pari alla dimensione del bulbo o poco più, quindi puoi creare strati di bulbose diverse nello stesso contenitore ponendo più in profondità i tulipani e più in superficie narcisi, giacinti e crochi. A fine primavera, dopo la fioritura, estrai i bulbi e falli asciugare; li ripianterai in autunno.
Deliziosa e indistruttibile
Immancabili e resistenti, le viole della specie Viola cornuta in tante diverse varietà sono compagne fedeli. Se stai cercando un fiore particolarmente robusto per il tuo balcone, è esattamente il candidato giusto. Sono talmente resistenti e adattabili che si possono disseminare in giardino e in cortile o tra le pietre della pavimentazione del terrazzo, dove le vedrai riapparire anno dopo anno. Se vuoi il pronto effetto, nei vivai e garden center ne trovi di varie tipologie, già in fiore, pronte per essere trapiantate da sole o in compagnia di altri fiori primaverili. A eccezione dell'irrigazione regolare, non richiedono cure particolari.
Una lunga stagione in fiore
Se hai la pazienza di tagliare alla base gli steli de fiori appassiti, la pianta ti ringrazierà rifiorendo generosamente, e basta concimarle con regolarità per vederle in fiore fino all’arrivo del caldo, soprattutto se tieni il vaso in ombra fresca quando le temperature cominciano a salire. In genere, in vaso si utilizzano come piante stagionali: costano poco e conviene quindi comprare nuovi esemplari ogni primavera.
Fioritura precoce
Difficile rinunciare alla tentazione di portarsi a casa un vasetto di margheritine a fiore doppio (Bellis) che sbocciano in serra alla fine dell’inverno per rallegrare le composizioni in vaso. Si tratta di fiori che resistono al freddo e hanno una buona durata. Dopo aver trapiantato le tue margheritine in un buon terriccio fertile, non sarà necessario concimare; è invece necessario garantire sempre un'umidità sufficiente, senza la quale i fiorellini chinano subito la testa.
Perfette per le composizioni primaverili
Le margheritine si prestano bene a composizioni miste con primule, viole e bulbose primaverili.
Poiché la margheritina cresce molto compatta, l'oidio e il marciume tendono a formarsi sulle foglie nella parte inferiore della pianta. È quindi meglio controllare settimanalmente la pianta e rimuovere alcune foglie se necessario per garantire aerazione e rapida asciugatura dalle gocce d’acqua dovute alla pioggia, all’umidità notturna e all’irrigazione. Il taglio costante dei fiori appassiti premia con un prolungamento del periodo di fioritura fino all’arrivo dei primi caldi, quando conclude il suo ciclo.
Preparare il substrato per le piant
Nello spazio limitato di un vaso dove si coltivano piante da fiore, il consumo di energie tratte dalle sostanze nutritive presenti nel terriccio è al massimo livello. Al termine di una stagione, il terriccio che resta nelle fioriere è in linea di massima quasi del tutto privo di nutrimento, inoltre è ricco di pezzi di radici vecchie e foglie parzialmente decomposte. Infine, va detto che le piante possono aver avuto malattie fungine o parassiti, che restano quiescenti nel terreno. In linea di massima, quindi, è importante cambiare completamente il terriccio presente nei vasi rimasti vuoti per tutto l’inverno, e lavare bene i vasi.
Se però hai delle grandi fioriere con terriccio che ti sembra ancora in buono stato, puoi recuperarlo soprattutto per creare uno strato sul fondo delle fioriere che stai preparando, lasciando che le radici delle piantine nuove trovino energia in uno strato di terriccio altrettanto nuovo. Per recuperare il vecchio terriccio rovescialo su un telo in plastica per esaminarlo bene, disgrega le zolle indurite, elimina radici e resti vegetali, aggiungi un po’ di COMPO Concime per piante da balcone per rigenerare le risorse nutritive e la struttura del substrato.
Per fare questa operazione il terriccio deve essere quasi asciutto, quindi se necessario sposta le fioriere da svuotare al riparo dalla pioggia qualche giorno prima di effettuare l’operazione sopra descritta.
Rimuovere muschio e depositi di cal
I vasi in terracotta e in cemento, se lasciati all’aperto e all’umidità, rapidamente si ricoprono di muschio; inoltre, il calcare dell’acqua e le sostanze presenti nei concimi rilasciano residui che formano macchie biancastre sulla terracotta. C’è chi apprezza questo aspetto naturale e “vissuto”, ma se preferite avere contenitori con un aspetto nuovo e pulito occorre mettersi al lavoro a fine inverno. Per eliminare il muschio si utilizzano acqua calda, sapone ed eventualmente un po’ di succo di limone
C'è un semplice trucco per eliminare gran parte di segni lasciati dal calcare e dai sali presenti nell’acqua e nei concimi: basta riempire un secchio con una miscela di una parte di aceto e 20 parti di acqua tiepida. Immergi il vaso in questa miscela per una notte. Il giorno successivo rimuovi i depositi strofinando leggermente con una spazzola. I vasi In plastica si lavano con acqua calda e sapone, risciacquandoli bene.
Prodotti per le piante da balcone
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