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Scheda informativa

Camelia

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Esigenze

Annaffiatura:
mezzo
Luce:
Sole/mezz'ombra
Cura:
minima

Periodo di fioritura

Caratteristiche

Campo di applicazione:
Giardino, terrazzo
Altezza di crescita:
1-2 m
Colore dei fiori:
Bianco, rosa, rosso, petali screziati e variegati

Piantare correttamente

Camelia

Origine e tipi di camelia

Le camelie appartengono alla famiglia delle piante del tè (Theaceae), il cui genere Camellia contiene più di 80 diverse specie. La camelia cinese (Camellia sinensis) è originaria dell'Asia orientale e le sue origini sono remote, le prime tracce risalgono a oltre 4000 anni fa. Il tè ottenuto dalle sue foglie e dai suoi germogli è noto da secoli. Ha acquisito grande importanza commerciale proprio per l’utilizzo alimentare, sia in Cina che nel resto del mondo, operazione favorita dal colonialismo inglese nell’Asia meridionale nei secoli scorsi. Inoltre, molte specie di camelie sono apprezzate come piante ornamentali. La specie più conosciuta a scopo ornamentale è la camelia giapponese (Camellia japonica), da cui derivano un gran numero di varietà antiche e moderne e tanti ibridi, alcuni dei quali molto noti e altri rari e ricercatissimi dai collezionisti.

 

Anche se la camelia è spesso considerata una diva esigente tra i giardinieri amatoriali, con le giuste cure può vivere per diversi decenni. Molte varietà di camelia giapponese sono adatte come piante da contenitore, ma possono anche essere piantate in giardino quasi ovunque in Italia, tranne che nelle aree montuose con inverni lunghi e gelidi. In realtà alcuni tipi di camelia, come gli ibridi Camellia oleifera, possono resistere a temperature fino a -20 °C. In Italia abbiamo esemplari di camelie che hanno più di 200 anni e arrivano a dimensioni arboree importanti.

 

Età venerante camelie sono piante ornamentali particolarmente longeve. La camelia più antica d'Europa, la camelia di Pillnitz, ha 246 anni e ha raggiunto un diametro di quasi 11 metri. In Italia abbiamo esemplari di camelie che hanno più di 200 anni e arrivano a dimensioni arboree importanti. Alla Reggia di Caserta  è iniziata qui, sicuramente dal 1786 ma magari anche qualche anno prima, la coltivazione della Camellia japonica, e ancora oggi c’è un esemplare ritenuto il più antico d'Italia.

 

Il periodo di fioritura: quando fioriscono le camelie?

Con una vasta gamma di colori dal bianco al rosa e rosso, e innumerevoli varietà screziate, la camelia incanta con i suoi fiori meravigliosi. Per quanto riguarda la forma del fiore, c'è anche un'ampia varietà: alcune camelie hanno fiori grossi e magnificamente doppi, mentre altre affascinano con i loro delicati fiori singoli, che e rendono felici le api.

 

La camelia giapponese, in tutte le sue tipologie, di solito inizia a fiorire molto presto nel corso dell'anno, da gennaio-febbraio ad aprile-maggio, a seconda della varietà e della fascia climatica. La pianta sviluppa i suoi boccioli già in estate ed entra nella dormienza autunnale già completamente sviluppata. Le camelie offrono quindi momenti colorati proprio all'inizio dell'anno. Esistono anche alcune varietà che appartengono alla specie di camelia a fioritura autunnale (Camellia sansqua), che da settembre a dicembre mostrano i loro fiori profumati, dal bianco al rosa. In generale, il periodo di fioritura dipende sempre dall’andamento climatico e dalle temperature, e può quindi variare di anno in anno e in base alla zona. Nell’Italia meridionale e costiera non è raro trovare la camelia giapponese già in fiore a Natale; in pianura padana, nelle zone fresche e in ombra, può avere ancora in fiori in maggio.

 

La giusta collocazione per le camelie

Le camelie preferiscono un posto parzialmente ombreggiato, indispensabile in estate, e protetto dal vento, ad esempio all'ombra di arbusti o alberi più grandi; inoltre occorre che non sia esposta al vento salmastro. Le camelie possono anche essere meravigliosamente combinate con rododendri e azalee in giardino e in terrazzo per un grande spettacolo primaverile.

È meglio proteggere la camelia dal sole forte perché nel peggiore dei casi le foglie della pianta, sensibile al calore, si bruciano e si macchiano. La camelia non è adatta come pianta d'appartamento, perché è sensibile all'aria secca e calda del riscaldamento domestico e non tollera temperature superiori a 15 °C. In una veranda non riscaldata, tuttavia, non sarà difficile coltivarla e vederla in fiore.

Una serra o veranda non riscaldata è necessaria per proteggere le camelie in vaso quando fa molto freddo; devono svernare in un luogo molto luminoso, arieggiato e con temperature decisamente fresche ma non gelide a lungo.

 

Piantare la camelia

Per fare in modo che la pianta possa attecchire ben prima dell'inizio dell'inverno, consigliamo di piantare la camelia in primavera, ma non oltre giugno: con il caldo intenso farebbe fatica ad attecchire bene.

Poiché le camelie preferiscono il terreno acido, si consiglia di utilizzare COMPO SANA® Terriccio per Azalee e Rododendri, ideale per camelie, azalee, rododendri, ortensie e tutte le piante acidofile in genere. Contiene un attivatore radicale che consente un rapido sviluppo delle radici, e concime per avere una nutrizione garantita per 12 settimane.

Se vuoi piantare la camelia in vaso, scegli un contenitore alto e capiente, con fori di drenaggio sul fondo per garantire che il terriccio non rimanda fradicio a lungo.

 

Ecco come si fa:

1 Prima di piantare, immergi la zolla radicale un secchio d'acqua per alcuni minuti per consentire alle radici di assorbire l'umidità.

2 Stendi sul fondo del vaso uno strato di COMPO Biglie di Argilla espansa per creare il drenaggio delle acque di irrigazione.

3 Ora stendi uno strato di terriccio e colloca la zolla radicale. Non piantare la camelia troppo in profondità: la zolla dovrebbe essere appena sotto la superficie della terra. Completa pressando bene il terriccio intorno e sulla superficie.

Se vuoi piantare la tua camelia in giardino, scava una buca che sia significativamente più ampia e profonda della zolla della camelia. Anche in questo caso è bene stendere nella buca di impianto uno strato drenante e utilizzare il substrato per azalee e rododendri.

MANTENERE CORRETTAMENTE

Le cure per la camelia

Irrigazione

Nella sua terra d'origine, l’Asia orientale, la camelia è abituata all'umidità elevata e a molte precipitazioni, quindi un'irrigazione corretta è particolarmente importante. Per sviluppare i suoi numerosi germogli, la pianta ha bisogno di sufficiente umidità. Poiché le camelie sono sensibili al calcare, è meglio annaffiarle con acqua piovana o acqua di rubinetto lasciata decantare nell’innaffiatoio in modo che perda parte del calcare. L'acqua dovrebbe essere a temperatura ambiente. La zolla dovrebbe essere sempre uniformemente umida, ma non troppo bagnata, poiché le sottili radici della camelia sono molto sensibili al ristagno.

Evita di alternare condizioni asciutte e umide, altrimenti la camelia perderà rapidamente boccioli e fiori; l’umidità del terriccio deve essere sempre garantita, occorre quindi innaffiare con regolarità e senza eccessi, in modo che, per le piante in vaso, l’acqua non ristagni a lungo nel sottovaso. Per evitare un'eccessiva evaporazione dell'umidità, puoi anche proteggere la superficie del terriccio con una pacciamatura, utilizzando COMPO Corteccia di Pino Piccola: decora le superfici, mantiene l'umidità del terreno e limita le infestanti.

Un accorgimento molto utile è quello di nebulizzare acqua sul fogliame o fare docce delicate con la pistola da irrigazione, anche ogni sera in estate, per creare un’adeguata

umidità nei periodi più caldi, asciutti o ventosi. Una volta che la tua camelia inizia a germogliare, verso la fine di luglio, riduci le annaffiature poiché l'umidità eccessiva può far marcire il bocciolo.

Concimazione

Per sviluppare fiori robusti e poco soggetti a cadere prematuramente, le camelie hanno bisogno di concime. Poiché hanno un elevato fabbisogno di azoto a causa della loro vigorosa crescita, è meglio utilizzare un prodotto specifico come COMPO Concime per Azalee Rododendri e Camelie, concime minerale liquido arricchito con ferro, ideale per acidofile: mantiene inalterato il livello di acidità del terreno. Ciò garantisce un colore intenso di fiori e foglie e supporta anche la resilienza e la crescita delle radici.

Concima le tue camelie una volta alla settimana in primavera. Dirada in estate e, dopo che la tua camelia ha formato i boccioli per la sua prossima fioritura, smetti di nutrirla fino alla primavera successiva.

Rinvaso

È meglio rinvasare le giovani camelie ogni due o tre anni circa quando sono ancora piccole. Per le camelie più vecchie e imponenti, puoi limitare questa cura a ogni cinque anni, rinnovando però ogni anno il terriccio superficiale.

Il momento ideale è dopo che la pianta è fiorita, a fine primavera, Poiché le camelie hanno radici poco profonde, formano un'ampia rete di radici fini; queste dovrebbero essere lasciate intatte il più possibile, perché sono quelle che garantiscono l'assorbimento di acqua e sostanze nutritive. Prima del rinvaso è opportuno lasciare la zolla in un secchio d'acqua per qualche minuto e poi collocare la camelia in un vaso più grande con terriccio nuovo, COMPO SANA® Terriccio per Azalee e Rododendri.

Potatura

Come la maggior parte degli alberi sempreverdi, le camelie sono fondamentalmente tolleranti alla potatura. Soprattutto nel caso degli esemplari più giovani, la potatura aiuta a la formazione di una chioma folta e uniforme. Il periodo migliore per la potatura è dopo la fine del periodo di fioritura, in maggio (gennaio-febbraio per le camelie a fioritura autunnale). Utilizzare sempre cesoie da potatura pulite e affilate durante la potatura per ottenere un taglio netto. La potatura periodica è indispensabile per asportare rami secchi, malati o troppo fuori sagoma. Le potature devono comunque essere moderate; un taglio troppo severo non è ben tollerato.

Le camelie ormai vecchie che sono state regolarmente potate da giovani di solito non hanno bisogno di interventi severi, poiché aumentano solo leggermente di dimensioni di anno in anno ed è sufficiente un lavoro di spuntatura e di riordino.

Per formare bene la struttura della pianta è opportuno spuntare i germogli all’altezza di un nodo, in quanto la camelia in questo modo germoglierà nuovamente. Rimuovendo regolarmente i fiori appassiti, inoltre, si incoraggia la pianta ad aprire i nuovi boccioli.

 

 

La camelia in inverno

Se coltivi la camelia in vaso, lo svernamento sarà abbastanza semplice. Lascia la pianta all'aperto il più a lungo possibile per consentire ai suoi boccioli di maturare. Tuttavia, non appena si annunciano temperature sotto lo zero, sposta la pianta in un luogo luminoso, fresco ma al riparo dal gelo. La temperatura massima dovrebbe essere di circa 12 °C, altrimenti la pianta perderà i suoi boccioli ancora chiusi. 

Dopo il periodo di gelo, consigliamo di rimettere la camelia all'aperto appena possibile, poiché queste piante hanno bisogno di uno stimolo freddo per aprire i loro boccioli. Poiché le camelie possono reagire in modo sensibile al cambio di posizione, occorre agire con cautela evitando di esporre bruscamente la pianta in pieno sole e al vento o con rischio di brinate.

Le camelie piantate in giardino possono essere protette dal gelo e dal sole invernale con uno spesso strato di pacciamatura attorno alla zona delle radici e una copertura di telo non-tessuto. La forte luce solare combinata con temperature gelide in inverno può portare alla cosiddetta siccità da gelo: la pianta non può più compensare la perdita di umidità causata dall'evaporazione delle foglie perché le radici non riescono ad assorbire acqua a sufficienza, a causa del terreno ghiacciato. All'aperto, le camelie più resistenti e acclimatate possono tollerare temperature fino a -10 °C. Tuttavia, le gelate e brinate tardive di marzo e aprile sono particolarmente pericolose, in quanto possono danneggiare i nuovi germogli. Pertanto, tieni d'occhio le previsioni del tempo e, se necessario, assicura nuovamente una protezione antigelo sufficiente.

In inverno la camelia non va concimata e va innaffiata poco: giusto il necessario affinché il substrato non sia completamente disidratato.  

 

La camelia non fiorisce?

Stai aspettando con impazienza i primi fiori sulla tua camelia in primavera, solo per scoprire che ha perso i suoi boccioli? Questo fenomeno, abbastanza frequente, può avere molte cause.

Una mancanza di umidità o forti sbalzi di temperatura possono portare la camelia a perdere i fiori prematuramente. Se l’esemplare è protetto in inverno in un luogo troppo caldo, troppo buio e poco arieggiato, non riesce a fiorire, soprattutto in condizioni di temperature superiori ai 15 °C; senza un sufficiente stimolo causato dal freddo, i boccioli dei fiori non si aprono.

Se la camelia è in giardino, sulla terrazza o sul balcone in pieno sole, questo può essere un altro motivo per la mancanza di fioritura, perché i delicati boccioli possono bruciare se il sole è troppo forte, anche in inverno.

Altre cause, spesso difficili da determinare, sono la siccità e un approvvigionamento idrico irregolare; una mancanza d'acqua avvenuta anche molte settimane prima, e poi seguita da corrette irrigazioni, può ancora far perdere prematuramente i boccioli. Quindi, soprattutto con le camelie in vaso, occorre prestare attenzione a misure di annaffiatura sufficienti e uniformi, sia durante la loro fioritura che in tutti gli altri periodi quando la pianta sta lavorando per la produzione dei boccioli: magari ancora invisibili, ma in formazione.

Se la camelia piantata all'aperto non fiorisce, spesso la colpa è delle gelate tardive; i germogli e le foglie appena formati sono molto sensibili alle basse temperature.

Un’altra causa è il vento: se in primavera la pianta è esposta al sole forte e al vento, molti dei boccioli e dei fiori da poco aperti cadono a terra prematuramente.

Parassiti e malattie della camelia

Anche se la camelia è una pianta abbastanza resistente, è possibile che venga colpita da alcune avversità: insetti parassiti e malattie fungine vanno identificati al più presto per agire correttamente.

Se durante l'inverno compaiono piccole macchie chiare sulle foglie o un rivestimento appiccicoso e lucido, ciò potrebbe essere causato da un'infestazione di cocciniglie. Se non viene controllata, le foglie possono ingiallire o appassire. Questa "melata" appiccicosa può essere causata anche dagli afidi. Questi si presentano come piccoli punti bianchi sulla superficie fogliare.

Puoi prevenire un'infestazione con le giuste cure e controlli regolari soprattutto nella fase invernale: in ambiente chiuso è facile che gli insetti si moltiplichino rapidamente. In caso di piante piccole, puoi ripulire pazientemente le foglie, sopra e sotto, con un pannetto umido, ma questi potrebbe non essere sufficiente e non è attuabile su grandi piante. Un aiuto importante viene dall’impiego di COMPO BIO Colza Power Pronto Uso PFnPO, insetticida-acaricida di origine vegetale indicato per il controllo di afidi, tripidi, mosche bianche, cocciniglie e ragnetto rosso.

Anche alcune malattie fungine possono attaccare le camelie. L'infezione da fungo Sclerotinia camelliae, nota anche come peste della camelia, di origine asiatica, si è diffusa anche in Europa. Puoi riconoscere la malattia dal fatto che i fiori marciscono dall'interno. Per prevenire un'ulteriore diffusione, rimuovi i fiori colpiti il ​​prima possibile: poiché questo fungo si diffonde solo attraverso le spore nell'aria, con questa misura puoi già combattere efficacemente l'agente patogeno. Per questa ed altre malattie si consiglia la prevenzione, con l’impiego di COMPO BIO Lecitina soia Pronto Uso, potenziatore della difesa delle piante: è una sostanza di origine naturale che migliora la resistenza delle piante agli stress biotici e abiotici. In presenza di un attacco di macchie nere o brune sul fogliame si rende utile COMPO BIO Oidio e Ticchiolatura, fungicida a base di idrogenocarbonato di sodio: crea un ambiente sfavorevole allo sviluppo dei funghi; protegge le piante ornamentali e commestibili dall’attacco di oidio e ticchiolatura.

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