Scheda informativa
Esigenze
Periodo di fioritura
Caratteristiche
Piantare correttamente
Piantare la lavanda
La lavanda (Lavandula angustifolia), con le sue diverse specie, evoca un’atmosfera mediterranea nei nostri giardini. È adatta sia ad essere piantata in giardino che nei balconi o nelle terrazze. Nel periodo di fioritura è un punto di attrazione per le api, le farfalle e altri insetti. A seconda delle condizioni atmosferiche, della varietà e delle caratteristiche del suolo, cambia il periodo di fioritura della lavanda. Pur essendo originaria di zone più calde, la lavanda sta bene anche alle nostre latitudini. Il prerequisito comunque è un luogo in pieno sole e caldo. Accanto ad una parete calda orientata a sud e protetta dal vento, la lavanda può addirittura resistere alle temperature rigide. Resistente all’inverno, per questa pianta, è tuttavia un concetto relativo - nelle zone vinicole sopravvive senza problemi nella stagione fredda, mentre in regioni più fredde si dovrebbe prevedere una protezione adeguata. La lavanda predilige terreni drenanti, calcarei, sabbiosi e piuttosto poveri di sostanze nutritive.
La lavanda può essere anticipata in una seminiera al chiuso oppure seminata direttamente in campo aperto. Il terriccio migliore risulta essere quello per erbe, in quanto contiene poche sostanze nutritive e con la sua percentuale di sabbia fornisce un buon rapporto degli elementi del terreno.
Coltivazione nella seminiera:
Se anticipate la nascita della lavanda in una seminiera, la semina può avvenire a partire da febbraio. Coprire il contenitore con una pellicola protettiva e mettere in serra. Dopo non più di quattro settimane, i germogli avranno bisogno di luce e la pellicola potrà essere rimossa. Dopo l’ultima gelata, le piantine potranno essere piantate in giardino.
Semina in campo aperto:
Per fare in modo che la pianta arrivi a fiorire nella stessa estate, la lavanda deve essere seminata il prima possibile a marzo. Assicuratevi che non siano previste gelate. La distanza di impianto dovrebbe essere di circa 60 cm, affinché la pianta possa avere sufficiente spazio per crescere e successivamente, in caso di umidità, asciugare più in fretta. Nella semina, coprire leggermente i semi con della terra. Nelle condizioni ottimali, il seme necessita di 1-2 settimane per germinare, ma può servire anche un mese. La terra, nel primo periodo, dovrebbe essere mantenuta costantemente umida. Assicuratevi che vi sia una irrigazione regolare. Sradicando le erbacce con regolarità, potrete evitare che le giovani piante vengano soffocate.
Piantagione in vaso:
In un vaso, si dovrebbe provvedere ad un corretto drenaggio. Per questo, posizionare un pezzo di argilla o materiale simile sul foro di scarico del vaso. Quindi seguirà uno strato drenante in argilla espansa o ghiaia fine. Inoltre, anche sabbia o polistirolo possono essere mischiati assieme per garantire un terreno più soffice e ben drenato. All’inizio, innaffiate bene la lavanda anche in caso di piantagione in vaso e mantenete umida la terra.
La fragranza dei fiori della lavanda è adatta anche come repellente per gli insetti. Per tenere lontane le zanzare, potete legare dello spago attorno ad un vasetto e infilarci i rametti di fiori di lavanda.
Mantenere correttamente
La cura della lavanda
Durante la semina, la lavanda dovrebbe sempre essere mantenuta umida. Una volta ben cresciuta, l’annaffiatura potrà diminuire. Si dovrà evitare la formazione di acqua stagnante. Se la pianta viene bagnata troppo, in estate potrebbe far marcire o ammuffire le radici e in inverno potrebbero ghiacciarsi.
Dal momento che la lavanda non è una pianta esigente, non ha bisogno di essere concimata spesso. Pertanto, dovrete rinunciare all’utilizzo di fertilizzanti e compost. Qualora la fioritura calasse, si potrà procedere a una lieve concimazione. Una concimazione eccessiva comporta un aumento della crescita dei polloni, facendo perdere stabilità alla pianta. Si dovrebbe evitare di distribuire pacciame, in quanto verrebbe conservata troppa umidità comportando la formazione di muffa e marciume alle radici.
Una potatura regolare è particolarmente importante per la pianta della lavanda, poiché altrimenti crea meno fiori, tende all’invecchiamento e a un decadimento generale. La lavanda dovrebbe essere potata due volte all’anno. Qui si consiglia il cosiddetto “metodo un terzo-due terzi”. Ciò significa che la prima potatura più drastica avverrà all’inizio della primavera. In questo contesto, dovremmo essere certi che non siano previste altre gelate ma anche che la lavanda non abbia cominciato a mettere le gemme. La pianta dovrebbe quindi essere potata al massimo per due terzi della lunghezza dei rami. Assicuratevi di non inoltrarvi troppo verso il tronco vecchio ma di tagliare al massimo un pezzo oltre la gemmazione dell’anno precedente. In questo modo, i punti di taglio possono ramificare di nuovo garantendo, come risultato, una crescita compatta a cespuglio. La seconda potatura avverrà in estate, prima che la lavanda sfiorisca. In questo modo, la pianta avrà ancora sufficiente forza per la seconda fioritura. In questo intervento di potatura verrà reciso un terzo della lunghezza dei rami della pianta. Anche in questo caso, dovrete evitare di tagliare i rami vecchi e dovrete lasciare i nuovi polloni.
La lavanda fine resiste fino a -15 °C, ma se non si trova in zone vinicole, dovrebbe essere comunque protetta contro le basse temperature. Uno strato di pacciame alla base degli steli e una copertura fatta con legnetti di abete o paglia sarà una protezione adeguata contro i danni del gelo. Se la lavanda è stata piantata in vaso, basterà semplicemente spostarlo al chiuso per l’inverno. Un’ottima posizione, soprattutto in inverno, è una parete in muratura protetta da vento e pioggia. In caso di periodi prolungati di gelo, si consiglia di far svernare la lavanda in un locale luminoso alla temperatura di 10-15 °C.
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