Scheda informativa
Esigenze
Periodo di raccolta
Caratteristiche
Piantare correttamente
Rabarbaro
Pianta bellissima dal grande fogliame, il rabarbaro è una bella scelta per la decorazione del giardino e dell’orto, considerando che può essere utilizzato a scopo alimentare. Esistono vari tipi di rabarbaro: quello alpino (Rumex), spontaneo sulle nostre montagne, era noto per le sue proprietà terapeutiche, ma ad oggi viene considerato principalmente un’erbaccia infestante.
Il rabarbaro comune è invece la specie Rheum, sembra che i Cinesi lo usassero già dal 2700 a.C. come alimento e come erba terapeutica. Ancora oggi si utilizzano le radici a scopo farmaceutico, mentre gli steli delle foglie trovano impiego per marmellate e altre ricette. Del rabarbaro forse ricordi le virtù digestive, che ne fanno un ottimo ingrediente per liquori e tisane.
Il rabarbaro è una pianta che ha qualche esigenza da rispettare e la prima è legata alla sua dimensione: se ha spazio sufficiente darà il meglio, formerà foglie enormi e molto decorative, ed è quindi fondamentale che abbia almeno uno o meglio due metri quadrati a disposizione, in posizione soleggiata. Inoltre, ha bisogno di un buon terreno molto fertile, leggero, poco argilloso, perché altrimenti le radici tendono a essere soffocate e inoltre non sopportano il ristagno di acqua. Non dimenticare che il rabarbaro è una pianta perenne: va in riposo in autunno, e rinasce ogni anno in primavera, diventando sempre più imponente nel corso degli anni: colloca quindi il tuo rabarbaro dove sai che potrai rispettare le sue esigenze di spazio.
Per ottenere il rabarbaro non si utilizza il seme, che richiede tempi lunghi, ma si acquistano le piantine; il momento migliore per il trapianto è la primavera. Molto importante è la preparazione del terreno, che deve essere fatta per poter garantire alla pianta la possibilità di far crescere rapidamente la sua radice a fittone. Occorre quindi preparare per tempo la buca di impianto, scavando per estrarre la terra e miscelarla a terriccio torboso per ottenere un substrato molto leggero, drenante e ricco di fattori nutritivi; miscelare un poco di COMPO Bio Stallatico sfarinato è una buona scelta che migliora le possibilità di attecchimento e di sviluppo. Dopo il trapianto dovrai aver cura di innaffiare con regolarità: non è una pianta che ama restare in terra asciutta e bruciata dal sole!
Mantenere correttamente
La cura del rabarbaro
Se cresce velocemente, ha bisogno di molta acqua: ecco una regola che vale per moltissimi tipi di piante e anche per il tuo rabarbaro. Soprattutto nella fase di crescita di maggio e giugno, quando le foglie aumentano di dimensione quasi a vista d’occhio, dovresti sempre fornire acqua in quantità sufficiente, altrimenti la pianta reagirà rapidamente con crescita ridotta e steli sottili che si piegano e si spezzano facilmente. Irrigazioni generose creano invece steli grossi e saporiti, proprio la parte che potrai raccogliere e utilizzare in cucina e per le tue marmellate.
Il rabarbaro cresce bene se la terra era già ben fertile, ma non è sufficiente: dovrai anche nutrire la pianta nel corso del suo sviluppo, utilizzando preferibilmente COMPO Bio Concime Orto Frutta, concime liquido per piante orticole e da frutto con formula nutritiva bilanciata per una crescita forte e sana e con sostanze nutritive di origine naturale. Somministrando il concime ogni 12-15 giorni otterrai fusti robusti e saporiti e grandi foglie decorative.
I fiori del rabarbaro sono imponenti e molto decorativi, ma se vuoi coltivare il rabarbaro come pianta da orto e per il consumo alimentare dovrai purtroppo rinunciare ai fiori, tagliando lo stelo con i boccioli appena si forma, perché per fiorire la pianta concentra tutte le sue energie su boccioli e non produce altre foglie i cui steli sono proprio quello che desideri raccogliere. Se invece ti interessa l’aspetto ornamentale, lascia che si sviluppi il suo fiore: è una specie di grande pennacchio che forma una spiga composta da piccoli fiorellini bianco-gialli.
Se vuoi raccogliere gli steli puoi cominciare a farlo dalla tarda primavera, sospendi in piena estate e riprendi a tagliare e raccogliere anche in settembre quando in genere le coste sono particolarmente saporite; vanno tagliate alla base.
Le coste di rabarbaro hanno un sapore dolce con un retrogusto amarognolo ideale per i piatti in agrodolce, ad esempio per accompagnare carne di maiale e pesci come il salmone e il merluzzo. Le coste di rabarbaro sono ideali anche per la preparazione di confetture che, per il loro sapore particolare, si prestano bene per la farcitura di torte, muffin e plumcake. Puoi anche unire il rabarbaro a mele o fragole per ottenere marmellate dal sapore molto particolare che accompagnano bene anche i piatti di formaggi.
Altri ortaggi
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