I primi passi per diventare bravi giardinieri
Hai finalmente trovato la casa dei tuoi sogni, con un giardino da allestire? Oppure desideri rinnovare il tuo spazio esterno un po’ invecchiato e abbandonato, trasformandolo in un nuovo piccolo paradiso fiorito? Ti pizzicano le mani e non vedi l’ora di metterti al lavoro… Ma creare un giardino è un’operazione complessa e impegnativa per chi non ha una specifica esperienza. COMPO ti aiuta a interpretare al meglio i tuoi desideri progetti e a trasformare un progetto “difficile” in un viaggio emozionante, divertente e appagante sia nel breve termine che negli anni futuri.
Progettare il giardino
Un giardino ben progettato fin dall’inizio si trasforma in uno spazio di facile realizzazione e semplice manutenzione. La prima domanda da porsi è: che tipo di giardino vorrei avere? Strettamente legate a questa risposta, ovviamente, ci sono le considerazioni relative ai costi e all’impegno. Per quanto possa essere bello un grande giardino, se l’esperienza, il budget e il tempo a disposizione sono limitati il risultato del progetto sarà scadente e destinato rapidamente a fallire, soverchiato dalla realtà. Dovrete quindi essere chiari e sinceri con voi stessi su quanta energia e denaro pensate di investire nell'area esterna. Chi costruisce o acquista una nuova casa tende a mettere il giardino piuttosto in basso nell'elenco delle priorità: gli investimenti all'interno delle quattro mura hanno la precedenza. Ma soprattutto quando il budget e il tempo a disposizione sono ridotti, è importante fare affidamento su una pianificazione intelligente e su piante di facile manutenzione.
La dimensione ideale di un giardino per giardinieri hobbisti inesperti è non superiore a 300-400 m².
Chi ha poca esperienza ed è affascinato dalle piante è portato ad acquistarle in base al loro aspetto o alla promessa di fioriture; se poi, dopo essere state piantate, non danno alcuna soddisfazione, subentra la delusione… Ecco dunque una regola di base per evitare gli insuccessi: il terreno, il clima e l’esposizione sono i tre requisiti di base da conoscere prima di fare shopping di piante. Per controllare il tipo di terreno, raccogli una manciata di terra e cerca di fare una palla con le mani: se la terra si sbriciola e scorre tra le dita, ha una forte componente sabbiosa; se la palla è compatta e appiccicosa, si tratta di un terreno argilloso. Nel primo caso, è probabile che la terra sia povera di sostanze nutritive e tendente a disidratarsi rapidamente perché non trattiene l’acqua. I terreni argillosi spesso sono fertili ma molto compatti, difficili da lavorare e inadatti ad alcuni tipi di piante. Un buon metodo per capire il suolo è quello di prelevare un campione e farlo analizzare in un laboratorio, anche per conoscere il pH del terreno (se è sopra il 7, per esempio, non è adatto alle acidofile come azalee e camelie). In entrambi i casi, che sia sabbioso o troppo argilloso, il terreno potrà migliorare aggiungendo terriccio da compost e miscelandolo con vanga e forca, per ottenere una buona struttura e consistenza.
La selezione di fiori preferiti ha senso solo se si conosce non solo la natura del suolo, ma anche l’esposizione della zona in cui si intende piantarli (sole, ombra, vento…), la zona climatica e le diverse esigenze di acqua e sostanze nutritive delle piante scelte. I principianti del giardinaggio dovrebbero quindi chiedere sempre consigli nel punto vendita al momento dell'acquisto. Le specie a crescita lenta e gli arbusti poco esigenti sono le categorie di piante più adatte a chi non ha esperienza e conoscenza del mondo floreale.
In linea di principio, le piante perenni (ossia quelle che rinascono ogni anno dalle loro radici, e vanno in riposo in autunno), sono sempre una buona scelta perché una volta piantate, se scelte in modo coerente con il clima, l’esposizione e il terreno, fioriscono di nuovo ogni anno. Alcune sono davvero super facili e quasi le puoi “dimenticare”: per esempio i mughetti, le peonie, la malvarosa, l’hosta e tante altre. Gli arbusti come oleandro, lavanda, alloro, lillà e buddleja, i cui fiori attirano le farfalle, sono senz’altro da consigliare. Anche gli alberi da frutto sono una buona scelta per chi non ha esperienza: alcuni non richiedono che occasionali potature, come il nespolo, il kaki e il fico.
Una volta collocate le piante nel posto adatto, è indispensabile aiutarle a crescere bene, soprattutto nelle fasi giovanili; alberi e arbusti adulti e ben acclimatati saranno praticamente autosufficienti- Soprattutto in primavera, le piante richiedono energia per formare nuove foglie e fiori. È quindi meglio usare un concime a rilascio graduale, da fornire su terreno umido (mai concimare se la terra è molto asciutta). Inoltre, occorre aver cura nelle irrigazioni regolari; un buon sistema automatico, con erogatori localizzati correttamente, resta un ottimo investimento che consente di risparmiare tempo, fatica e denaro in termini di consumi idrici.
Una cosa da non dimenticare: il giardino non è mai "finito", c'è sempre qualcosa da fare, è qualcosa di vivo e mutevole, sensibile alle cure e all’’andamento climatico. E proprio per questo è un’avventura meravigliosa che non ha fine, e che insegna sempre qualcosa di nuovo anche al più esperto dei giardinieri!
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