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Preparare il prato per l'inverno: i 5 errori più comuni

Quando le giornate iniziano ad accorciarsi è il momento ideale per preparare il manto erboso all’arrivo del freddo; con la giusta preparazione il prato risplenderà di un verde rigoglioso all’arrivo della bella stagione. In questo articolo ti sveleremo gli ostacoli più comuni e ti daremo consigli utili per avere un tappeto erboso “a prova di inverno”.

I 5 errori più comuni

Per poter godere di nuovo di un rigoglioso tappeto verde in primavera, la giusta preparazione per l'inverno è fondamentale. Ci sono cinque errori che dovresti assolutamente evitare.

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1. Lasciare le foglie autunnali sull’erba

Il fogliame che cade sul prato in autunno forma uno spettacolo suggestivo, e puoi essere tentato di non raccogliere le foglie che atterrano dolcemente sull’erba umida. Poche foglie sparse non possono fare male ad un prato forte e sano. Tuttavia, se sul prato è presente uno spesso strato di foglie, ciò comporta che l'erba non riceva abbastanza aria e luce, il che può portare alla formazione di malattie fungine, marciumi e chiazze diradate. Pertanto, è importante raccogliere le foglie regolarmente. Puoi utilizzare il fogliame raccolto per altri impieghi, per esempio per pacciamare le aiuole di piante perenni e sotto le siepi. Assicurati però che non si tratti di foglie dure e coriacee, come quelle di magnolia: questi tipi di fogliame sono piuttosto pesanti, motivo per cui non sono adatti come strato di pacciamatura.

Le foglie essere lasciate sotto cespugli o siepi offrono a insetti, ricci e altra piccola fauna un luogo dove rifugiarsi per l'inverno.

 

Cura del prato in autunno

Cos’altro devi fare per il tuo tappeto erboso a fine stagione? Dalla concimazione alla risemina, ecco i consigli più importanti per la cura del tuo manto erboso in autunno

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2. Usare il fertilizzante estivo

Un prato sano ha bisogno di sostanze nutritive per crescere. Questo è vero in primavera-estate, ma è altrettanto importante in autunno, per rinforzare l’erba in vista delle basse temperature invernali. Quindi è utile concimare un'ultima volta. È però importante usare un prodotto idoneo, che possa fornire all’erba una miscela opportuna di principi nutritivi. Dovrai infatti aiutare l’erba a rinforzarsi fornendo una formulazione a effetto sul lungo periodo, in grado di

Rilasciare l’azoto gradualmente, secondo le reali necessità del prato, in base anche all’andamento climatico, senza forzare troppo le radici come invece potrebbe accadere se impieghi una formulazione a pronto effetto, più idonea per la primavera quando il consumo energetico delle Graminacee prative è molto elevato. Se utilizzi un concime ad alto titolo di Potassio, irrobustisci

la struttura del prato aumentandone la resistenza agli stress ambientali (picchi di temperatura, siccità, gelo) e alle avversità in genere; se il preparato ha un equilibrato titolo in Azoto, si evita il lussureggiamento vegetativo, ossia la crescita eccessiva che rende l’erba più sensibile alle basse temperature.

 

Puoi capire di più circa i concimi per prato in questo articolo

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3. Somministrare troppa calce

Da fine autunno, dopo l’ultima concimazione, potrai misurare il valore del pH del terreno nel manto erboso. Un prodotto per prato a base di calce aiuta ad aumentare il pH del terreno e quindi a migliorare l'assorbimento dei nutrienti da parte dell’erba, ma tieni presente che un suolo troppo calcareo non è l’ideale per il manto erboso. Perciò valuta il pH attraverso un kit di misurazione, oppure fai fare un test presso un laboratorio, e intervieni con un prodotto a base di calce solo se emerge che il terreno è troppo acido (pH basso, sotto al 7).

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4. Sospendere il taglio troppo presto

Un altro errore frequente è non tosare il prato prima che arrivi la stagione fredda. Un prato non tagliato ha meno probabilità di ricrescere bene l'anno successivo. Inoltre, le malattie fungine si diffondono più facilmente sotto l’erba piegata dalla pioggia, brina e neve. Pertanto, un taglio regolare a circa 4-5 cm di altezza al terreno è una scelta consigliata: aiuta a garantire un prato sano in inverno e in primavera. Il momento ideale per l’ultimo taglio prima dei freddi dipende dalle temperature e dall’andamento climatico: non appena di notte ci si avvicina a zero gradi, puoi lasciare il tosaerba in riposo. L’intervento di taglio va comunque fatto in una giornata soleggiata e mite, con il terreno relativamente asciutto: se è fradicio, le impronte dei piedi e delle ruote del tosaerba possono creare tracce dannose oltre che esteticamente sgradevoli.

 

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5. Non effettuare l’arieggiamento

Se desideri un prato verde rigoglioso in primavera, devi intervenire in autunno con un accorgimento importante: l’impiego dell’attrezzo arieggiatore. Grazie a questo utensile, il terreno del manto erboso viene grattato superficialmente, in modo da rimuovere residui di sfalcio e muschio, e far così respirare meglio le radici dell’erba. Tuttavia, fai attenzione alle temperature. Se non hai ancora fatto questo intervento e inizia a fare freddo di notte, l’arieggiamento potrebbe risultare troppo stressante, soprattutto per i prati giovani e per quelli con erba di tipo delicato (prato all’inglese). Meglio aspettare la prossima primavera. Consigli e trucchi sul tema arieggiatura si trovano in questo articolo

Riassumendo, ecco cosa fare prima dell’inverno

 

  • Pulisci il prato dalle foglie autunnali
  • Concima con un prodotto speciale per prato autunnale
  • Misura il valore del pH e se occorre spandi un po’ di calce
  • Taglia il prato regolarmente fino al tardo autunno
  • Fai l’ultimo taglio con temperature superiori a zero gradi
  • Arieggia il prato in autunno, oppure dopo l'inverno

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