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PER UNA RIPARTENZA VELOCE E PERFETTA IN PRIMAVERA

Le buone cure per il prato in autunno

A seconda delle condizioni atmosferiche che si sono verificate in estate, il prato ci presenta in autunno una serie di sfide per riuscire a risanarlo dai danni causati dal caldo, dalla siccità, dalle cure un po’ distratte, dalle infestanti e dal muschio che, con il clima umido, ora diventa un serio problema. Gli squilibri di un clima sempre più impazzito sono anche fra gli elementi che favoriscono la diffusione di malattie, e in autunno le forme fungine, rimaste magari quiescenti durante i giorni più bollenti dell’estate, trovano ottime condizioni per moltiplicarsi. La stagione autunnale è il momento decisivo per riparare i danni subiti dal prato nei mesi precedenti, perché impostando ora una giusta routine di cura otterrai un doppio beneficio, anzi triplo: un prato più bello, una maggiore resistenza al gelo e una più rapida ripresa vegetativa quando l’inverno finisce. Ti mostreremo in questo articolo cosa fare e perché.

SE HAI AFFRONTATO UN’ESTATE BOLLENTE

Prato inaridito ed erbacce, che fare?

Questa è la condizione che si è verificata quasi ovunque in Italia nell’estate 2021: un caldo assurdo e mesi senza pioggia, salvo occasionali temporali che hanno portato più danno che aiuto. Con temperature troppo calde, di molto superiori alla media, e mancanza di precipitazioni, spesso per diverse settimane, le Graminacee del manto erboso sono tra le prime piante a soffrire. Di norma, il prato non estende mai le sue radici a una profondità superiore a 10 cm nel terreno. Nelle stagioni molto asciutte, gli steli del prato ingialliscono prima di collassare completamente e seccarsi. Questo fenomeno fa spazio alle erbe infestanti che in genere sono molto più robuste e talvolta hanno radici molto profonde; possono comunque rifornirsi di acqua sufficiente per la loro sopravvivenza anche durante lunghi periodi di siccità.

La buona notizia è che le radici del prato sono robuste. Anche se il tuo prato sembra completamente inaridito in superficie, ciò non significa che con un po' d'acqua, con pazienza e tenacia, potrebbe germogliare di nuovo. Per fare questo, tuttavia, devi aiutare il tuo prato a superare il confronto con le erbacce e con lo strato secco e compattato in superficie. È meglio usare uno scarificatore. La scarifica della superficie del terreno è uno dei passaggi più importanti nella cura del prato in autunno. Scarificare significa effettuare una rimozione del muschio e delle malerbe grazie ad un sistema di aerazione del suolo ottenuta con uno scarificatore, attrezzo dotato di un rullo rotante con lame di acciaio che a ogni rotazione penetra superficialmente nel terreno, favorendone la liberazione da muschio e feltro (straterello di erba vecchia e secca) e smuovendo la crosta superficiale del terriccio, che si è creata nei mesi caldi e asciutti.

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DA FARE FINO A METÀ / FINE NOVEMBRE

Fase 1: scarificare

Aiuta il tuo prato a tirare un sospiro di sollievo dopo le fatiche dell'estate! Scarificare è il primo passo per rimuovere erbacce, muschio e feltro. Prima di iniziare a effettuare l’operazione, osserva con attenzione il tuo manto erboso. Se il muschio si è asciugato durante i mesi estivi, sarà facile da rimuovere. Se il tuo prato ha molte erbacce, può avere senso usare un diserbante selettivo per malerbe a foglia larga o per Graminacee, qualche settimana prima di scarificare, in modo da ottenere un risultato di pulizia completa.

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DA FARE FINO A METÀ / FINE NOVEMBRE

Fase 2: trasemina

A prescindere da quanto materiale hai rimosso dal prato durante la scarificazione, se la superficie del prato è impoverita dovrai riseminare per infoltire e coprire i buchi, operazione da fare al più presto perché le erbacce e il muschio prevalgono rapidamente negli spazi che si sono formati anche a seguito della pulizia e scarificazione, e la trasemina (ossia l’operazione di semina su un prato esistente, per migliorarlo) ha bisogno di un po' di tempo per mostrare i suoi effetti prima dell'inizio dell'inverno. Se il prato è molto danneggiato conviene riseminarlo completamente, utilizzando miscele per prati particolarmente esposti ai problemi del caldo e della siccità, o per zone poco soleggiate, o per superfici soggette a uso intensivo, per esempio dove ci sono bambini che giocano.

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Cura del prato

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Ideale per rigenerare velocemente tappeti diradati o danneggiati; germinazione rapida in soli 5 giorni. Seme ricoperto da sostanze nutritive per favorire il successo di germinazione.

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DA FARE IN AUTUNNO O PRIMAVERA

Fase 3: cura del terreno

Il pH del terreno svolge un ruolo cruciale nella crescita sana del prato. Un valore nell'intervallo da leggermente acido a neutro (pH da 5,5 a 7,5) è l'ideale per il manto erboso. Il valore del pH può diminuire nel tempo a causa di varie influenze. Di conseguenza, le erbe non possono più assorbire bene i nutrienti dal terreno e la vita nel suolo si riduce; la struttura del terreno si deteriora. Con l'aggiunta di calce da giardinaggio e agricoltura è possibile aumentare il valore del pH del terreno e quindi migliorare la disponibilità di sostanze nutritive. L’operazione va effettuata con tempo asciutto e dopo occorre annaffiare abbondantemente sia per farla assorbire che per ripulire gli steli in superficie.

L'uso della calce agricola è consigliato solo in presenza di terreni acidi. Se il terreno è neutro o alcalino, la calce può danneggiare il prato, perché un valore di pH troppo alto porta anche a una crescita ridotta con minore assorbimento dei fattori nutritivi. Prima di utilizzare la calce, quindi, dovresti sempre determinare il valore del pH del tuo terreno, per esempio con una sonda apposita (piaccametro) per verificare la situazione e agire di conseguenza.

Il momento migliore per applicare la calce agricola è in autunno prima dell'ultima concimazione del prato, o all'inizio della primavera prima che il prato venga fertilizzato per la prima volta. Grazie alle condizioni atmosferiche umide tipiche di fine autunno e primavera, la calce verrà assorbita meglio senza causare danni ai fili d’erba.

Inoltre, occorre effettuare un lavoro di prevenzione dalla formazione del muschio, incentivando l’inverdimento del prato; a questo scopo si utilizza il Solfato ferroso, che agisce migliorando il suolo e riducendo la sensibilità al calcare che spesso è eccessivo nell’acqua utilizzata per innaffiare.

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Cura del prato

COMPO Solfato Ferroso

Concime a base di ferro per un'azione rinforzante e rinverdente del tappeto erboso; combatte e previene la formazione del muschio

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DA FARE ENTRO FINE NOVEMBRE IN BASE

Fase 4: concimare

La ricrescita dopo i mesi estivi troppo caldi e asciutti costa al prato molta energia e, a seconda dell’andamento climatico, può esserci poco tempo per formare un tappeto erboso a prova di inverno. La cosa migliore che puoi fare per rendere il tuo prato in grado di resistere ai geli invernali è applicare uno speciale concime adatto al prato autunnale.

Ma cosa c'è di veramente speciale in un concime autunnale? A differenza dei normali concimi per prato, contiene meno Azoto, l’elemento responsabile della crescita, che in autunno è poco rilevante. In autunno il prato va rinforzato e per questo Potassio e Fosforo sono fondamentali. Il Potassio rinforza gli steli del prato in modo che non vengano schiacciati dal gelo e dalla neve, e inoltre, aumenta la concentrazione di sali nella linfa cellulare abbassando il punto di congelamento dei fili d’erba. In primavera il Potassio aiuta gli steli a raddrizzarsi velocemente con i primi caldi raggi del sole.

Il Fosforo favorisce la crescita delle radici e quindi assicura che le piante possano rifornirsi di piccole quantità di fattori nutritivi anche nella stagione fredda. Questo è uno dei motivi per cui un prato rinforzato con concime autunnale per prato germoglierà molto più velocemente in primavera. Inoltre sarà meno suscettibile alle malattie fungine che possono insorgere durante i mesi invernali, favorite dalle condizioni ambientali e dalla debolezza del manto erboso.

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Cura del prato

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Concime ideale per la nutrizione estiva e tardo autunnale del tappeto erboso. Nutre fino a 4 mesi, rilasciando l’azoto gradualmente secondo le reali necessità del prato: aiuta a resistere alle alte temperature e prepara ai rigidi inverni.

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DA FARE FINO A FINE OTTOBRE O META’

Passaggio 5: continuare a falciare

Fino a quando le temperature del terreno non scendono stabilmente sotto i 9°C, bisogna falciare regolarmente. Soprattutto dopo la concimazione, il prato dovrebbe essere falciato fino a quando non smette di crescere, perché questo è l'unico modo per ottenere robusti fili d'erba prima dell’arrivo dei freddi. Poiché non si può mai sapere esattamente quando sarà l'ultimo taglio del prato in autunno, è meglio non tagliare il prato più basso di 5 cm, altrimenti la brina può penetrare rapidamente nell'apparato radicale dell'erba e danneggiarlo. Tuttavia, i fili d’erba non devono essere troppo lunghi, altrimenti si rompono con il tempo gelido e la superficie del prato assume subito un aspetto malmesso.

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