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  6. Piante Mediterranee da giardino e vaso: caratteristiche e varietà

Fiori e sapori facili e resistenti

Le piante mediterranee in giardino e in vaso

La meraviglia del Mediterraneo ha sempre colpito l’attenzione dei viaggiatori che visitavano l’Italia già nei secoli scorsi. Nel Nord Europa le piante che lungo le nostre coste crescono selvagge diventarono rapidamente gioielli da coltivare in giardino o in serra. Tra le piante mediterranee ce ne sono alcune la cui origine è mediorientale o asiatica, ma da sempre si sono ambientate nel nostro paese; alcune, come la buganvillea, vengono dalla lontana America centrale. Anche il re del Mediterraneo, l’indistruttibile oleandro dalla lunghissima fioritura, è originario dell'Asia ma è naturalizzato e spontaneo nelle regioni mediterranee e diffusamente coltivato a scopo ornamentale.

Gioielli robusti e poco esigenti

Le piante mediterranee hanno molte virtù: sono quasi sempre molto resistenti al caldo, alla siccità e al vento, e si adattano bene al giardinaggio sostenibile, perché sono piante del territorio che favoriscono la biodiversità e riducono al minimo l’utilizzo delle risorse idriche. Inoltre, i loro fiori attirano le api e gli insetti utili. Infine, non va sottovalutato che alcune sono anche ottime piante commestibili. La scelta è molto ampia e dipende dallo spazio che intendi dedicare; considera che molte, ma non tutte, crescono bene anche in vaso. Il limite è costituito dalle temperature invernali. Alcune piante mediterranee resistono anche nel Nord Italia, altre invece possono vivere solo in vaso con trasferimento in serra da ottobre a marzo, perché all’aperto non resistono al gelo o sono danneggiate dal terreno che rimane troppo freddo e bagnato in inverno.

Una selezione da provare

Quattro idee mediterranee per il tuo giardino

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Cisto

Adatto ai suoli più poveri e secchi, il cisto può vivere anche nell’Italia del Nord, dove merita di essere coltivato per la bellezza dei suoi fiori. I fiori hanno cinque petali increspati, bianchi, rosa, porpora, viola, rossi, apprezzati per l’effetto che unisce la grazia dei fiori (simili a quelli della rosa canina) alla rusticità dell’arbusto, e per l’abbondanza della fioritura, che si succede per settimane. In Italia, i cisti si trovano comunemente allo stato spontaneo, dove concorrono alla creazione della “macchia mediterranea”. Nel Nord Italia coltiva il cisto solo se puoi assicurare una protezione invernale, oppure in un grande vaso in plastica – curando con attenzione il drenaggio – per poterlo mettere in inverno al riparo. La specie Cistus laurifolius sboccia da maggio a luglio con corolle bianche dal cuore giallo; supera il metro d’altezza con i suoi rami eretti e pelosi; è molto diffuso lungo le coste della Toscana, ma sopporta bene anche il freddo (è la specie più raccomandabile per il Nord Italia).

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2

Fico

Pianta capace di crescere ovunque e di emergere persino tra le pietre di una pavimentazione, il fico è una bellissima pianta per il tuo giardino e la puoi coltivare anche in vaso, scegliendo un contenitore ampio e profondo. Il suo bel fogliame forma una gradita ombra in estate e i frutti sono ottimi! Ha davvero bisogno di poco: sole (ma cresce anche in ombra parziale), poco concime, acqua per le piante giovani e per quelle che crescono in vaso; una volta adulto, il fico non richiede irrigazione se è in giardino! Inoltre non si ammala e non soffre di parassiti, è molto raro che sia infestato da insetti. Pianta ideale per chi desidera un giardino o un terrazzo di stile mediterraneo, il fico non ha paura del gelo e cresce bene anche nell’Italia settentrionale e in Pianura Padana.

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Delosperma, mesembriantemi e simili

La tipologia dei mesembriantemi è in realtà composta da numerose specie diverse, che fanno parte della famiglia botanica delle Aizoacee. Sono un gruppo di piante adatte alla vita in balcone, giardino al mare o giardino roccioso, con portamento strisciante o a cespuglio, foglie carnose e allungate, corolle simili a margherite di tutte le dimensioni (da 1 cm di diametro in Aptenia cordifolia fino ai 10-12 cm del fico degli Ottentotti, Carpobrotus edulis), in genere dai petali fucsia, ma anche arancione o gialli. Carpobrotus edulis si è naturalizzato nelle nostre zone costiere, dove è presente in grandi macchie che coprono le dune e le spiagge vicino al mare grazie alla robustezza e resistenza al vento e al terreno salmastro. Delosperma e mesembriantemi sono ottimi sia in giardino che in vaso, in pieno sole. Piante molto resistenti al caldo e alla siccità, esigono poche irrigazioni, di moderata entità e concentrate in primavera ed estate, solo quando il terriccio si è ben asciugato. In autunno e inverno non richiedono annaffiature. Sopravvivono all’inverno se non sono esposte al gelo e alla prolungata umidità.

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Yucca

Ecco una vera campionessa di resistenza! Questa pianta viene dalla California, Messico, Caraibi ma si è diffusa in tutto il Mediterraneo, in Africa e in Oriente. Le foglie sono di un bel verde intenso e profondo, ma esistono yucche a foglia variegata (con rigature gialle o bianche). La specie Yucca rostrata (in alto a sinistra) ha foglie verde-azzurre, sottili e appuntite, che formano una chioma sferica. Gli esemplari adatti alla vita in casa e balcone crescono rapidamente. In condizioni idonee, nel giro di qualche anno supera i due metri di altezza. Recidendo un fusto legnoso di yucca, facilmente si formano dei ciuffi di foglie. Questo stile di crescita è noto come “tronchetto della felicità” perché nelle tradizioni orientali è considerato un portafortuna. In estate e autunno, nelle piante che vivono all’aperto e che hanno più di 7-10 anni di età si formano vistose infiorescenze, formate da fiori bianchi campanulati. Sono commestibili: si consumano crudi in insalata, fritti in pastella e in altre ricette. Il sapore ricorda gli asparagi. La yucca è poco esigente e sopravvive anche senza concime, ma se viene nutrita risponde rapidamente con l’emissione di nuove foglie. Vive molti anni, resiste a momenti di siccità e richiede poco concime; cresce rapidamente e, nella varietà a foglia interamente verde, tollera la scarsa luminosità. In inverno resiste bene al freddo ma se possibile è meglio proteggere la chioma con un telo di non tessuto e, se è in vaso, spostarla contro un muro soleggiato.

Da sapere: piante mediterranee o piante esotiche?

Il confine è sottile: la yucca viene da lontano, come la buganvillea, ed è quindi esotica, come anche l’oleandro che viene dall’Oriente, ma da secoli è ormai ambientata nel nostro Paese. Il tema è invece di grande attualità per alcune specie di origine esotica che tendono a diffondersi negli ambienti naturali, rubando spazio alle piante autoctone (ossia quelle del territorio) grazie alla loro resistenza e capacità di adattamento. Alcuni casi: la robinia, l’ailanto, il panace (Heracleum mantegazzianum) che ha effetti dannosi sulla pelle, la fitolacca e molte altre.

Per questo, se sei un giardiniere attento e sensibile dovresti sempre preferire le specie del territorio, che sono quelle che ti richiederanno anche meno manutenzione e meno attenzioni. L’introduzione di specie esotiche invasive costituisce uno dei più attuali problemi ambientali: è infatti considerata come una delle più preoccupanti cause di riduzione e di minaccia della biodiversità a livello mondiale. Secondo la Convenzione Internazionale sulla Diversità Biologica (CBD), sottoscritta a Rio de Janeiro nel 1992, le specie esotiche invasive rappresentano la seconda causa di riduzione di biodiversità.

 

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