Scheda informativa
Esigenze
Periodo di fioritura
Caratteristiche
Piantare correttamente
Calathea
La calathea è una delle specie che i “cacciatori di piante” di fine ‘800 hanno individuato nelle umide foreste brasiliane e del Centro America: le sue foglie spettacolari promettevano di essere perfette per arredare le case dei ricchi inglesi e le loro verande umide e luminose, dove venivano riprodotte le condizioni ambientali della terra di origine. Con le sue foglie dai motivi luminosi, che si arrotolano la sera e si aprono la mattina all'inizio della giornata, questa specie fu subito molto richiesta per diventare un elemento ornamentale, ma nella sua terra natale, tuttavia, la calathea non era certo considerata una decorazione: era invece utilizzata dalle popolazioni locali sia come cibo che per farne una fibra utile. Gli indigeni intrecciavano cesti dalle foglie secche, e i botanici, osservando queste abitudini, le diedero il nome scientifico Calathea, che deriva dalla parola greca "kalathos”: significa appunto cesto o canestro. Per l’attitudine delle foglie a richiudersi viene anche chiamata “la pianta della preghiera”.
Ci sono oltre 150 specie di calathea e molte varietà in tanti tipi di colori e forme. Calathea orbifolia, ad esempio, ha foglie verdi arrotondate con strisce verde chiaro, mentre le foglie verde scuro della colombiana Calathea ornata hanno strisce rosa e il lato inferiore viola. La costaricana Calathea warscewiczii, invece, ha foglie leggermente allungate le cui parti
inferiori brillano di un rosso intenso. Una straordinaria bellezza è offerta dalla Calathea “White Fusion” con foglie bianche. Particolarmente diffusa è Calathea makayoana: con le sue foglie variegate da verdi a giallastre, è una delle piante d'appartamento più popolari.
Spesso la calathea viene chiamata Maranta: questo genere botanico, di cui è nota una sola specie (Maranta leuconera) è molto affine alla Calathea. Vivaisti e ibridatori, incrociando queste varie specie nel corso dei decenni, hanno ottenuto tante varietà di cui oggi è difficile ricostruire le origini, ma che presentano comunque esigenze molto simili.
Le origini di questa pianta, che in natura vive nell’ombra luminosa e umida delle foreste del Sud e Centro America, fa capire subito le sue necessità: trovare in casa una stanza molto luminosa, fresca, senza fonti di calore vicino al punto in cui dovrà vivere la pianta, che non tollera l’esposizione al sole diretto; pertanto, le finestre colpite dal sole devono avere una tenda chiara e leggera che possa filtrare i raggi solari, in grado di bruciare le foglie delicate e splendide della calathea. Inoltre, dovrai avere cura di evitare che le temperature scendano sotto i 17-18°C e che non ci siano correnti d’aria fredda, dovute ad esempio a porte e finestre che vengono spesso aperte in inverno, periodo particolarmente critico per il benessere della pianta.
Al momento dell’acquisto, è altamente probabile che il vaso vivaistico sia sottodimensionato rispetto alle esigenze future della tua calathea. Occorre quindi prevedere subito un rinvaso, utilizzando il substrato adatto. Il terriccio deve essere ben drenato e nutriente. La scelta consigliata è COMPO SANA® Terriccio per Piante Verdi, ideale per tutte le piante verdi ornamentali; è arricchito con concime: nutrizione garantita fino a 12 settimane. Inoltre, contiene argilla per aumentare la capacità di ritenzione idrica e conservare a lungo un corretto livello di umidità nel substrato. Nella scelta del vaso, presta attenzione alla forma: poiché la calathea è una pianta a radice piatta, il vaso dovrebbe essere sufficientemente largo per ospitare le radici, e non troppo alto per evitare che si rovesci a causa del peso delle foglie nella parte superiore.
Poiché nessuna delle specie di calathea è velenosa per gatti, cani e altri animali, la pianta è una buona scelta anche in ambienti dove vivono amici a quattro zampe.
MANTENERE CORRETTAMENTE
Le cure per la calathea
Irrigazione:
Da aprile a ottobre la calathea è nella sua fase di crescita. Durante questo periodo, annaffia la pianta circa una o due volte alla settimana con acqua a temperatura ambiente, a basso contenuto di calcare. È meglio controllare regolarmente se la pianta ha sete sentendo con le dita se il terriccio è asciutto. Se è così, è ora di fornire acqua. In generale, la calathea tollera l’ariditò per brevi periodi meglio di una eccessiva umidità permanente. Dovresti quindi evitare i ristagni d'acqua. Durante il periodo di dormienza da novembre a marzo, la pianta ha bisogno di meno acqua: il terriccio deve essere solo leggermente umido.
Concimazione:
Per supportare la calathea nella formazione delle foglie, il terriccio deve rimanere sempre fertile; a questo scopo devi provvedere a concimare ogni 12-15 giorni con COMPO Concime per Piante Verdi, concime minerale liquido con potassio e ferro: la sua composizione aiuta a mantenere le foglie vigorose, con colori brillanti. Inoltre, promuove la produzione di clorofilla: previene la clorosi (foglie pallide con nervature evidenti) e gli ingiallimenti fogliari.
Durante il periodo da ottobre a marzo, la calathea entra in una fase di riposo ed è sufficiente concimare ogni 30-40 giorni.
Consigli per la cura delle foglie
Le foglie della calathea sono la vera ragione per coltivare questa bellezza brasiliana. Tuttavia, la pianta non è la coinquilina verde più semplice: se non è soddisfatta dell’ambiente, le foglie ne risentono subito. Ecco alcuni consigli utili.
La calathea si affloscia e perde le foglie
Se le foglie si abbassano tristemente, si staccano e cadono, è spesso perché la posizione è troppo fresca. Va spostata in ambiente mite, al riparo dai raggi solari, senza sbalzi di temperatura. Un altro motivo che provoca l’afflosciamento può anche essere il ristagno di acqua nel terriccio e nel sottovaso. In quel caso conviene valutare di rinvasare con nuovo terriccio appena umido ed evitare che l’acqua di irrigazione rimanga del sottovaso per più di un quarto d’ora: significa che il terriccio è già fin troppo impregnato. Soprattutto in inverno può capitare che la calathea lasci cadere le foglie a causa dell’esposizione a correnti d’aria fredda. Per evitare questo pericolo, è opportuno spostare la pianta mentre apri le finestre per il necessario ricambio d’aria.
Le foglie della calathea ingialliscono
Le foglie inferiori stanno diventando gialle? Il fenomeno è normale: nel corso delle settimane, la pianta si libera del fogliame esterno indirizzando la crescita verso i germogli che si formano a partire dalla zona centrale del cespo. Puoi ridurre al minimo la perdita delle foglie più vecchie mantenendo un corretto livello di nutrimento, che aiuta l’esemplare a non dover fare delle scelte eliminando parte delle foglie per sopravvivere e garantire il nutrimento ai nuovi getti.
Se ci sono diverse foglie, specialmente quelle giovani, che stanno ingiallendo, il fenomeno può essere dovuto a una concimazione eccessiva o al ristagno idrico. In entrambi i casi valuta di rinvasare la pianta in substrato fresco.
Le foglie della calathea diventano marroni
Le foglie marroni, che imbruniscono e presentano chiazze secche, possono derivare da ustioni causate dal sole. Pertanto, assicurati che la pianta sia in un luogo luminoso senza luce solare diretta. La calathea reagisce all'aria troppo secca formando bordi marroni e secchi sulle foglie. Per contrastare questo effetto, puoi aumentare l'umidità con un umidificatore. In alternativa, puoi nebulizzare acqua non calcarea sul fogliame, almeno una volta alla settimana, anche per ripulire la superficie fogliare dal deposito di polvere.
Le foglie della calathea si arricciano
Se noti che le foglie si accartocciano sui lati durante il giorno, il primo passo è controllare la posizione. Di solito la causa è un luogo colpito dai raggi solari o troppo poco umido. Anche quando la calathea ha sete tende ad arrotolare le foglie: è il segnale che è il momento di fornire acqua senza indugio.
Se vuoi moltiplicare con successo la tua calathea, è meglio operare in primavera o all'inizio dell'estate. Il modo migliore per propagarla è per talea o per divisione dei cespi.
Propagazione per talea:
Propagazione per divisione:
Gli acari, spesso chiamati semplicemente “ragnetto rosso”, sono i principali nemici della calathea, Purtroppo è difficile individuare questi parassiti ad occhio nudo perché sono molto piccoli e posizionati sul lato inferiore delle foglie, il che spesso porta a trascurare di notarli, ma il danno che provocano può essere grave. Questi piccoli ragnetti perforano le foglie della pianta per nutrirsi della linfa; un’infestazione seria può quindi portare alla perdita della pianta. Per capire se c’è in corso un attacco, osserva con cura la pagina inferiore delle foglie, meglio se con una lente di ingrandimento; potrai notare dei minuscoli puntini neri o rossastri e una fitta rete di sottilissime ragnatele. Per informazioni dettagliate su come identificare e controllare gli acari, trovi qui alcune informazioni utili.
Fondamentalmente, gli acari si sviluppano soprattutto in condizioni di clima secco: la calathea, d'altra parte, preferisce l'umidità elevata. Se viene attaccata dagli acari, la pianta di solito è già alquanto indebolita perché la posizione non è l'ideale, manca un sufficiente livello di umidità. Nel caso in cui un esemplare sia colpito, allontanalo subito da tutte le altre piante d’appartamento, e prova a fare una doccia delicata, con acqua non fredda, sopra e sotto le foglie; ripeti per due-tre volte a distanza di 3-4 giorni, poi osserva con cura le foglie per capire se l’elevata umidità è stata sufficiente a bloccare lo sviluppo dell’infestazione.
In presenza di un attacco grave, non esitare ad agire impiegando COMPO Tripla Azione PFnPO, insetticida, acaricida e fungicida pronto uso; controlla insetti, acari e le principali malattie fungine. Ripeti il trattamento due-tre volte a distanza di 12-15 giorni per assicurare la totale sparizione degli acari e mantieni un elevato livello di umidità ambientale, con periodiche nebulizzazioni sul fogliame; se ti è possibile, utilizza acqua piovana oppure acqua minerale.
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