Scheda informativa
Esigenze
Caratteristiche
Piantare correttamente
Piantare bonsai
Il bonsai, parola che significa “paesaggio in una conchiglia”, è un’antica arte orientale di giardinaggio. Sole e penombra sono luoghi ideali. Piantati tradizionalmente in vaso o in giardino, queste piante possono diventare dei magnifici alberi, se dotate delle debite cure.
Poiché il volume di terreno di un bonsai è molto limitato, dovrebbe essere trapiantato regolarmente in un terreno fresco speciale e fertilizzato, che assicuri al bonsai l'apporto nutritivo ideale.
Rappresentare l'armonia tra gli elementi naturali per comunicare emozioni, pace ed equilibrio: questi gli obiettivi dell'antica forma d'arte cinese penjing, che comprende anche la tradizione della coltivazione dei bonsai. L’origine di questa filosofia ha radici lontanissime, nell’impero cinese, quasi mille anni fa. Già allora nella coltivazione in vaso venivano ricreati piccoli paesaggi in miniatura con alberi, pietre, muschio e laghetti, che miravano a rappresentare gli elementi della natura. Abbinato ad una graziosa e tradizionale ciotola in ceramica per piante, che, come opera dell'uomo, simboleggia il legame fra gli esseri umani e la vita delle piante, l'arte del bonsai combina gli elementi naturali come pietre e acqua, la natura vivente sotto forma di alberi e il lavoro dell’uomo guidato dalla sua mente, in un quadro complessivo armonioso.
Dalla Cina antica l’arte si diffuse anche in Giappone. Il termine nipponico “Bonsai” significa “coltivato in una ciotola”. I bonsai non sono piante speciali, ma versioni “mini” di varie specie di alberi, che vengono mantenute piccole mediante metodi di coltivazione e
potatura speciali. Oggi gli alberi bonsai sono utilizzati anche come pregiate piante d'appartamento; con la giusta cura, un po' di pazienza e attenzione, possono vivere molto a lungo.
Fondamentalmente, per ottenere un bonsai si puo scegliere fra un'ampia varietà di piante legnose. Per la coltivazione come bonsai da interno vengono utilizzati principalmente alberi decidui o alcuni tipi di conifere. Tra gli alberi decidui un ruolo particolarmente importante è svolto da alcune specie di ligustro e faggio. Tra le conifere, tassi, larici e pini sono spesso coltivati come bonsai: sono incantevoli per i loro piccoli aghi e il loro portamento di crescita, e possono essere facilmente coltivati in miniatura grazie alla loro buona tolleranza alla potatura.
Particolarmente adatti sono gli alberi che hanno foglie piccole, non eccessivamente vigorosi e poco sensibili alla potatura. Tra questi ci sono le graziose azalee Satsuki (Rhododendron indicum), che forniscono un tocco di colore quando fioriscono in primavera.
Per chi è alle prime armi in fatto di arte bonsai, il fico cinese (Ficus retusa) e la pianta del tè fuki (Carmona microphylla) sono particolarmente adatti da interno. La Carmona è interessante per le sue foglie verde scuro punteggiate di bianco e per il suo interessante portamento di crescita.
Altre specie interessanti sono il Ficus cinese “Ginseng” che ha crescita rapida ed è anche molto robusto. Anche l'olmo cinese (Ulmus parvifolia), il ligustro cinese (Ligustrum sinense) e il ligustro giapponese (Ligustrum japonicum) sono facili da curare e tollerano bene il taglio.
Quando scegli un bonsai, presta attenzione alla buona qualità, che in genere è garantita dall’acquisto presso un rivenditore specializzato dove potrai trovare esemplari che hanno già un portamento di crescita distintivo, in modo da poter ottenere un bell'aspetto senza troppe complicazioni e in tempi ragionevolmente brevi, anche se indubbiamente l’arte bonsai non può fare a meno del prezioso requisito della pazienza.
Oltre ai bonsai da interno, esistono anche specie di alberi particolarmente adatte per la coltivazione di bonsai da esterno. Le specie più usate sono quelle del ginepro, del faggio, del pino e dell'acero, tutte molto robuste. Un vero spettacolo, ad esempio, è l'acero giapponese rosso, con le sue foglie dai colori affascinanti o il faggio rosso. Anche se i bonsai da esterno prosperano all’aperto, in inverno dovrebbero essere protetti dalle gelate. Il modesto volume di terra e radici nella ciotola aumenta il rischio di congelamento della zolla radicale, che va quindi protetta avvolgendo la ciotola in teli di juta o fogli di plastica a bolle. Puoi anche mettere i bonsai in una cassetta di legno piena di paglia o foglie per farli svernare al riparo dal gelo. In alternativa, posiziona il bonsai in un ambiente molto fresco con una temperatura di almeno cinque gradi, ad esempio in una serra o in
una casetta da giardino luminosa. Anche in inverno i bonsai da esterno necessitano di annaffiature regolari, anche se modeste, affinché le loro radici vengano adeguatamente rifornite di acqua; va evitata la completa disidratazione del terriccio.
I bonsai da interno provengono da aree tropicali come la Cina meridionale o Taiwan. La Carmona, ad esempio, così come i ficus, ama vivere in un luogo luminoso e caldo, vicino alla finestra ma senza luce solare diretta e senza correnti d'aria. Spesso soffrono per la bassa umidità ambientale, il che li rende più suscettibili ai parassiti. Un altro rischio è rappresentato dal calore proveniente da termosifoni e stufe. Per aumentare l’umidità puoi posizionare il vaso del bonsai in un sottovaso riempito con granuli di pomice e un velo d’acqua. Inoltre, dovrai spruzzare sulle foglie acqua priva di calcare, per creare una preziosa umidità.
In estate puoi anche spostare i tuoi bonsai da interno all'aperto. Per evitare stress e danni alla pianta, abitua gradualmente il mini-albero alle condizioni esterne e proteggilo dal sole per evitare scottature sulle foglie. A seconda delle condizioni meteo, il tuo bonsai può rimanere all'aperto fino a metà ottobre, esattamente come le piante tropicali d’appartamento. Se le temperature notturne scendono sotto i 12-13 gradi, è bene farlo rientrare in casa.
Se desideri coltivare tu stesso un esemplare da condurre in forma bonsai, oltre alla specie giusta, avrai bisogno di una ciotola piatta con fori di drenaggio da cui possa defluire l'acqua di irrigazione in eccesso. È importante piantare i bonsai in un terriccio speciale come il COMPO SANA® Terriccio per bonsai a base di torba neutra di sfagno, sabbia e argilla, ideale nella coltivazione di tutti i tipi di bonsai. La sua speciale formulazione offre una concimazione equilibrata e garantita per le prime 8 settimane, una struttura sviluppata appositamente per assicurare una buona stabilità, un corretto livello di umidità e una ottimale aerazione delle radici. L’argilla presente nel terriccio contribuisce a mantenere i fattori nutritivi, di cui la pianta necessita; la sabbia assicura una buona aerazione e un ottimo drenaggio, garantendo inoltre una maggiore solidità delle radici al substrato.
Mantenere correttamente
La cura del bonsai
Il bonsai da interno necessita di un apporto d'acqua sufficiente e continuo. La quantità di acqua da fornire dipende dal tipo di albero, dalla temperatura del luogo e dalla stagione in corso. Per determinare se il tuo bonsai ha sete, usa il test del dito, toccando il terriccio sotto la superficie: se sembra asciutto a poca profondità, dovrai innaffiare. I bonsai preferiscono acqua a basso contenuto di calcare, l’ideale è quella piovana. È importante che il terriccio non si asciughi mai completamente. Tuttavia, il ristagno idrico è ancora più pericoloso per il tuo mini-albero.
Suggerimento: immergi il tuo bonsai con il vaso in un secchio o in una ciotola più grande, con acqua a temperatura ambiente. Dopo qualche minuto puoi estrarlo e lasciare sgocciolare l'acqua in eccesso attraverso i fori della ciotola. Uno strato di COMPO BIO Granuplant - Pomice di qualità sul fondo della ciotola è indispensabile per favorire il drenaggio.
Per mantenere il tuo bonsai sano a lungo termine, fornisci regolarmente sostanze nutritive sotto forma di fertilizzante liquido. COMPO Concime per bonsai è la scelta consigliata; è una formulazione minerale appositamente studiata per nutrire in modo equilibrato, ad azione immediata. Ciò garantisce non solo un buon sviluppo della pianta, ma anche una crescita compatta; le foglie del bonsai dovrebbero rimanere piccole per mantenere la sua caratteristica forma di crescita armoniosa e miniaturizzata. Concima il tuo bonsai ogni una o due settimane durante la fase di crescita, da marzo a ottobre. È importante nutrire anche il bonsai a fine estate e in autunno, anche con minore frequenza, perché durante questo periodo l’esemplare sta già formando la base per nuovi germogli e foglie. In inverno, sospendi la concimazione.
Il bonsai perde le foglie: 3 cause
Se assisti alla caduta delle foglie di un bonsai (fenomeno che è normale per gli alberi decidui in autunno), i motivi possono essere diversi.
La corretta tecnica di potatura del bonsai è un'arte in sé. In definitiva, l'obiettivo è quello di rappresentare un vero albero in miniatura: i rami sono piegati e legati per ottenere direzioni e forme di crescita specifiche. Interventi di potatura regolari, oltre allo spazio limitato per le radici nella piccola ciotola, assicurano che l'albero mantenga la sua forma in miniatura.
Se hai un bonsai già formato che vuoi mantenere compatto e piccolo, è sufficiente effettuare una potatura regolare. La maggior parte dei bonsai per principianti come l'olmo cinese (Ulmus parvifolia) o le specie del genere ligustro (Ligustrum) sono molto tolleranti alla potatura. Rimuovi foglie o rami secchi e accorcia i ramoscelli che si incrociano o si toccano. Come avviene anche nell'arte topiaria, spunta i giovani germogli. È meglio eseguire questa potatura durante la fase di crescita, dalla primavera alla fine dell'estate. Usa forbici speciali per bonsai e perfettamebte affilate.
Come per gli alberi “veri”, anche sul tuo bonsai puoi eseguire una potatura artistica. Se hai in mente uno stile specifico, puoi determinare la forma che desideri.
Oltre alla potatura di foglie e germogli, è importante un altro tipo di intervento: la potatura delle radici. È meglio farlo quando si rinvasa la pianta.
I bonsai dovrebbero generalmente essere rinvasati ogni due o tre anni. Noterai la necessità di rinvaso quando il terreno non assorbe più adeguatamente l'acqua, perché è completamente occupato dalle radici. Il periodo ottimale per il trapianto è l’inizio della primavera, prima che si formino i nuovi germogli. A differenza delle altre piante d'appartamento, il bonsai non va ripiantato in un vaso più grande, ma nella stessa ciotola. Tuttavia, è importante accorciare le radici ogni volta che si rinvasa. A causa dello spazio limitato nel contenitore, le radici principali non hanno più spazio per crescere e presto occupano tutto lo spazio. Accorciandole, l’apparato radicale potrà continuare a lavorare gradualmente, senza espandersi in modo eccessivo.
Sarà bene che i meno esperti nella cura del bonsai acquistino un esemplare già cresciuto, mentre i professionisti potranno far nascere i loro alberelli dai semi.
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