Negli ultimi anni le tecnologie di produzione vivaistica hanno consentito di poter coltivare le orchidee su larga scala e con costi contenuti. Oggi, la produzione di queste orchidee avviene in serre altamente computerizzate che arrivano a produrre oltre 80.000 esemplari pronti per la vendita, ogni settimana. Le piante sono robuste e già acclimatate per gli ambienti domestici, dove restano fiorite a lungo. Per mantenerle in salute e fiorite, prendete nota di queste 10 semplici regole di coltivazione.
1 LA SCELTA
Nei garden center l’assortimento è a La Phalaenopsis o “orchidea farfalla” e il Cymbidium sono le più diffuse e facili: sono orchidee molto robuste e dattabili, con lunghissima fioritura. Anche Vanda, Cattleya e Dendrobium sono abbastanza resistenti ma più delicate; il Paphiopedilum è molto sensibile, dura a lungo solo se ha condizioni ambientali idonee. Orchidee come Miltonia, Cambria, Oncidium e altre sono più esigenti in merito ai fattori temperatura, luce e umidità, difficili da ricreare in casa.
2 IL TRASPORTO
Al momento dell’acquisto, fatevi dire il nome dell’orchidea da voi scelta e se temete di non ricordarlo fate una foto alla pianta e scriveteci sopra il nome.Le orchidee sono molto sensibili alle correnti d’aria fredda, agli sbalzi di temperatura e al freddo e anche al caldo. Non lasciatele a lungo in auto, né in estate né in inverno. Proteggete la pianta avvolgendola in carta o plastica durante le fasi di trasporto dal punto vendita alla sua destinazione finale.
3 LA LUCE
L’ambiente deve essere molto luminoso: la carenza di luce fa deperire rapidamente il fiore. Le foglie possono restare vive a lungo, ma non si formeranno nuovi steli con boccioli. Attenzione però a non esporre le orchidee al sole, in casa e in ufficio, spesso si rivela idoneo il davanzale di una finestra esposta a Nord o con una tenda in grado di filtrare la luce solare.
In estate, un angolo fresco del balcone o giardino, sempre ombreggiato
e molto umido, può essere ideale.
4 L’UMIDITÀ AMBIENTALE
In natura vivono in ambienti dove piove anche più volte al giorno, pertanto occorre posare il vasetto su un largo sottovaso pieno di biglie d’argilla immerse in un velo d’acqua e vaporizzare anche tutti i giorni il fogliame (non i fiori) con acqua piovana o in bottiglia, non calcarea. Meglio ancora, fornite la corretta idratazione con COMPO Idratante per orchidee che mantiene per giorni e giorni un corretto livello di umidità fogliare.
5 LE INNAFFIATURE
Il metodo migliore per innaffiare nel momento giusto è quello di tastare
il substrato ogni 3-5 giorni: se è quasi asciutto, fornire poca acqua (in genere,
la necessità di acqua si manifesta ogni 5-7 giorni, dipende dalle condizioni ambientali). Il momento migliore per innaffiare è di mattina; svuotare il sottovaso dopo 15 minuti dall’acqua eventualmente non assorbita.
Un altro segnale della necessità di acqua è il colore delle radici che affiorano
in superficie o che pendono dai vasi appesi: se sono di colore grigio argento
occorre acqua; se sono verdi e turgide, non innaffiare.
6 IL CONCIME
Le orchidee hanno bisogno di poco concime: è sufficiente concimare ogni 10-15 giorni quando sono in fioritura, oppure si utilizzano i bastoncini nutritivi o le gocce a rilascio graduale, da sostituire ogni 15 giorni. Quando la fioritura finisce si evita di concimare per un paio di mesi. Dopo questo periodo di riposo, con terriccio solo appena umido, si riprende a concimare e innaffiare con maggiore abbondanza: se la pianta è in piena luce, dovrebbe riemettere uno stelo con boccioli nel giro di alcune settimane.
7 IL RINVASO
Il vaso piccolo fornito dal vivaista va bene per le prime fasi di coltivazione. In seguito può essere sostituito con un contenitore di una sola misura in più, cambiando il substrato; si utilizza solo ed esclusivamente lo specifico substrato per orchidee, formato da torba e pezzetti di corteccia. La sua struttura grossolana è quella richiesta dalle radici di queste piante.
Il rinvaso delle orchidee va effettuato quando la pianta ha terminato la
fioritura ed è in riposo vegetativo; in seguito il rinvaso andrà fatto ogni due
anni. Il vaso che deve avere fori sul fondo per smaltire l’acqua in eccesso, da togliere dal sottovaso o portavaso se non assorbita entro mezz’ora.
8 LA PULIZIA
Asportate la polvere utilzzando un pannetto morbido da passare sul fogliame. Non utilizzate lucidanti fogliari.
9 IN ESTATE
Le orchidee vivono bene all’aperto in ombra umida; il periodo estivo trascorso all’aperto, fino a ottobre, favorisce il mantenimento del loro ciclo biologico e induce le piante a fiorire dopo aver sentito il fresco dell’autunno. Ritiratele quando le temperature notturne scendono sotto i 15 °C.
10 IN SERRA
Se le piante sono coltivate in una serra riscaldata in inverno, assicuratevi che il livello di temperatura sia fra i 18 e i 22 °C. Fate attenzione ai colpi di calore: anche in inverno, quando batte il sole, la temperatura interna può salire fino a 30 °C provocando un grave stress termico alle orchidee, che in natura vivono in ambienti con temperatura molto stabile.
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