A fine estate i peperoncini dolci o piccanti offrono bellezza e preziose virtù terapeutiche. Vale la pena di approfittare della generosità di queste piante sia per un fatto estetico (rimangono belle, cariche di frutti colorati, fino ai geli) sia per il sapore e le proprietà curative racchiuse nei frutti di questa pianta di origine centro-americana. Se non avete coltivato i peperoncini in estate, partendo da seme o dalle piantine, niente paura: da agosto in poi è facile trovare gli esemplari in vaso già carichi di frutti nei garden center, mercati e supermercati… ma attenzione, alcune tipologie sono molto piccanti e ne basta meno di una puntina per accendere il sapore dei piatti!
I peperoncini sono belli da vedere, ottimi per la salute, preziosi in cucina: è una di quelle piante che non dovrebbe mai mancare. Si accontenta infatti anche di crescere in un piccolo vaso sul davanzale della finestra al sole o in balcone, dove si sviluppa con generosità. Fu proprio la sua facilità di coltivazione a far naufragare i sogni di ricchezza degli spagnoli in epoca coloniale: speravano di vendere a prezzo d’oro questa “spezia” scoperta in America centrale, ma i peperoncini sono facilissimi da seminare e si diffusero rapidamente in Europa, praticamente ovunque e in particolare nell’area del Mediterraneo. In Italia, infatti, sono un simbolo della nostra “dieta mediterranea” copiata in tutto il mondo per le sue qualità nutritive.
Il peperoncino contiene una elevata percentuale di un composto chimico chiamato capsaicina, responsabile del sapore molto intenso e piccante. In omeopatia questa sostanza viene utilizzata per preparati destinati a combattere il mal di gola e le otiti. Viene inoltre impiegata anche come rimedio ai problemi delle vie respiratorie, grazie al suo potere vasodilatatore. La capsaicina è uno dei fattori di stimolo e regolazione del sistema immunitario tra i più potenti conosciuti, e sembrano accertate le sue funzione di prevenzione: inibisce la crescita di cellule tumorali prostatiche in vitro; in combinazione con i carotenoidi, le sostanze responsabili del colore giallo e rosso del peperoncino, ha un'attività antitumorale.
Inoltre, il peperoncino aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari: il consumo regolare di questo ortaggio, che ha potere vasodilatatorio e anticolesterolo, è d'aiuto per combattere le patologie dovute al colesterolo alto. Il peperoncino è noto per la sua azione di attivazione della digestione; ha suo potere antifermentativo e antinfiammatorio e ha anche proprietà antidepressive. Stimola la vitalità dei tessuti del corpo umano e favorisce la circolazione sanguigna; il suo alto contenuto di vitamine si perde con l'essiccazione, il tradizionale metodo di conservazione: è facilissimo, basta esporre i frutti al sole, posati in una cesta o infilati in una cordicella o cavo metallico.
Oltre alle sue proprietà, è una pianta molto decorativa sia da sola che in abbinamento con altre piante autunnali come eriche, ciclamini, cavoli ornamentali, crisantemi nani e aster, in vasi e cassette, dove rimane bella a lungo.
E non dimenticate che regalare una pianta di peperoncino è un modo per augurare salute, vigore e benessere (e anche per esprimere la passione amorosa). Accompagnate il vostro peperoncino con un bel portavasi in tinta in modo che, in balcone o in giardino, abbia un ruolo di primo piano anche sul piano estetico oltre che per la sua utilità.
I vasi di peperoncino amano vivere al sole, se possibile su un largo sottovaso colmo di argilla espansa per mantenere una elevata umidità sotto la chioma, che rischia di afflosciarsi con il caldo. Da metà settembre in poi vanno collocati in una zona protetta e ben soleggiata, non esposta al vento, per prolungare la bellezza delle piante con i frutti, fino alle soglie dei geli. Per ridurre al minimo le cure e ottenere peperoncini grossi e saporiti conviene collocare nei vasi COMPO Bio Bastoncini, nutrimento che rilascia la sua efficacia in modo prolungato e costante, fino a due mesi.
COMPO suggerisce