Come le persone, anche le piante sono diverse in fatto di appetito: alcune specie hanno molta “fame” di concime, altre invece si accontentano di un menu molto contenuto. Questo riguarda sia le piante da orto che quelle ornamentali: è utile capire quali sono le tipologie di piante forti consumatrici di energia, per soddisfare al meglio le loro esigenze.
Nel progettare la realizzazione di terrazzi e giardini è importante tener conto di esigenze quali la quantità di sole e di acqua, ma è altrettanto importante considerare le piante in funzione del loro consumo energetico per evitare di fare errori gravi. Le piante aromatiche, per esempio, non amano ricevere troppo concime che può renderle meno profumate e appetitose; al contrario il pomodoro non ci darà un buon raccolto se non viene nutrito in maniera adeguata, essendo una specie che fa parte delle forti consumatrici di fattori nutritivi presenti nel terreno.
L’energia per la crescita viene ottenuta dai fattori nutritivi presenti nel suolo. Alcune categorie di piante, sia ornamentali che commestibili, richiedono un suolo molto fertile per tutta la durata del ciclo vegetativo. Altre piante, invece, devono vivere in un terreno che non sia troppo fertile. Le piante sono classificate principalmente in base al loro fabbisogno di azoto. L'azoto è necessario per la crescita vegetativa, cioè per la formazione delle foglie e quindi per la fotosintesi delle piante.
Ortaggi a forte consumo energetico | Ortaggi a medio consumo energetico | Ortaggi a basso consumo energetico |
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Carciofo | Indivia | Fagiolo |
Melanzana | Fragola | Pisello |
Cavolfiore | Finocchio | Fava |
Broccoli | Cetriolo | Crescione |
Cavolo cinese | Aglio | Pastinaca |
Cavolo | Cavolo rapa | Radicchio |
Patata | Bietola | Ravanello |
Zucca | Carote | Barbabietola |
Porro | Spinaci | Rucola |
Melone | Cipolla | Aromatiche |
Peperone | Lattughe | |
Rabarbaro | ||
Cavolfiore | ||
Pomodoro | ||
Zucchine |
Affinché le specie che sono considerate fra quelle ad elevato consumo energetico, devi fornire alle piante nutrienti sufficienti. Se hai del terriccio da compost, puoi mescolarlo al terriccio in autunno, con una vangatura superficiale, e aumentare così il contenuto di fattori nutritivi naturali. In primavera, prima di piantare, puoi applicare un fertilizzante organico o minerale, per esempio COMPO Bio Concime Organico Universale con lana di pecora, una vera innovazione: ha un effetto concimante immediato ed un effetto nutriente di lunga durata, fino a 5 mesi.
Se vuoi piantare piante come i pomodori in vaso, è meglio usare un terriccio di alta qualità che contenga già una proporzione di concime, come COMPO Bio Terriccio per Orto e Semina: contiene elementi nutritivi equilibrati e un concime organico che assicura il giusto nutrimento per le prime 2-3 settimane, al fine di ottenere raccolti abbondanti dal sapore delizioso.
Durante il periodo di crescita vegetativa, l'azoto svolge un ruolo particolarmente importante. Non appena iniziano la fioritura e la fruttificazione, le piante hanno bisogno di potassio. Pertanto, dai alle tue piante ad alto e medio-alto consumo un apporto di nutrienti regolare ed equilibrato. Puoi miscelare un fertilizzante liquido adatto - per i pomodori, ad esempio - nell'acqua di irrigazione e annaffiare il terreno con esso. Le piante in vaso in particolare hanno un bisogno essenziale di nutrimento regolare.
La rotazione delle colture è fondamentale per ottenere un raccolto generoso sia nel medio termine. Uno degli errori più comuni per chi coltiva un orto domestico consiste nel coltivare le stesse specie nello stesso posto tutti gli anni, forti di un buon risultato iniziale. Si dice “Qui vengono bene i pomodori” e si continua a coltivarli nello stesso posto. In realtà in questo modo i pomodori non vengono sempre bene a meno di mettere nel terreno dosi sempre più massicce di concime. Nel nostro piccolo possiamo preservare la naturale fertilità del terreno alternando con regolarità gli spazi dedicati a questa o quell’altra famiglia di ortaggi in modo da dare il tempo al terreno di rigenerarsi e in modo da sfruttare quanto alcune piante rilasciano naturalmente nel terreno. È il caso delle leguminose i cui enzimi raccolgono l’Azoto intorno alle radici; lasciarle nel terreno durante l’inverno significa trovarsi con un terreno ricco di Azoto a primavera, ideale per coltivare ortaggi da foglia (questo elemento influisce direttamente sulla fogliazione).
La rotazione delle colture influisce direttamente sull’autosufficienza e sulla fertilità del terreno ed è perciò da perseguire sempre in qualsiasi ambito, sia nell’orto di vaste dimensioni sia nell’orto domestico. Benché possa apparire controproducente spostare la coltura da una zona all’altra, questo si traduce negli anni in una maggiore qualità del prodotto ottenuto.
Nel quadro della rotazione è chiaramente importante rispettare i consumi energetici delle piante: dove sono state coltivate piante che assorbono molto nutrimenti sarà opportuni piantare ortaggi a basso consumo oppure legumi, che arricchiscono il terreno di Azoto.
Se non puoi o non vuoi fare la rotazione, allora dovrai rinnovare completamente lo strato superficiale del terriccio, per garantire che gli ortaggi ad alto consumo energetico possano trovare adeguato nutrimento.