Pianta, cura e raccogli i peperoni
Affinché i peperoni maturino croccanti e gustosi come li troviamo nel banco delle verdure al supermercato o nei mercatini rionali, devi investire un po' di tempo e fatica. Originaria del Sud America, la pianta del peperone è arrivata da noi grazie ai navigatori spagnoli. I primi Europei che esploravano le terre centroamericane a caccia di tesori lo portarono in Spagna ai primi del ‘500: il pepe brasiliano, così chiamato perché molto piccante, era solo una delle tante varietà, anche dolci, coltivate dalle popolazioni indigene, e certamente era qualcosa di prezioso perché considerato indispensabile per la salute. Oggi il peperone è ancora protagonista ed è consigliabile per l’orto di casa, che sia in giardino o in vaso sul terrazzo, anche per il suo ruolo estetico: poiché continua a produrre fiori per molte settimane, avrai il piacere di vedere sulle piante i peperoni nei loro diversi stadi di crescita e staccare gli ultimi poco prima dei geli. Prospera bene quando fa caldo, nel sole forte della piena estate. I peperoni sono tra gli ortaggi più salutari, ricchi di vitamina C e minerali come potassio, magnesio e zinco. Aiutano anche a prevenire le infiammazioni e sono ricchi di fibre. Ti mostreremo passo dopo passo come puoi ottenere un generoso raccolto di peperoni, dalla semina alla cura, fino alla raccolta.
COLTIVAZIONE, VARIETà E COLORI
Fin dall’arrivo in Europa i peperoni hanno trovato nel nostro Paese condizioni ideali per crescere, grazie al loro ciclo breve: da aprile a ottobre completano il loro percorso dal seme alla maturazione dei frutti. Ecco perché anche il freddo Piemonte è riuscito nei secoli a produrre varietà molto pregiate, come il noto peperone giallo di Cuneo. Ben due sono i presidi Slow Food piemontesi in fatto di peperoni: quello di Carmagnola e il piccolo peperone di Capriglio, dolce e con buccia spessa, particolarmente adatto alla conservazione; viene tradizionalmente conservato in botti o damigiane con aceto e acqua bollente, tramite un sistema che ne consente il consumo nell’arco di vari mesi. Molto più a Sud, in Basilicata, ci sono i “peperoni cruschi”: sono varietà a frutto rosso scuro, dolci, che vengono essiccate e vengono consumate fritte in olio, una vera bontà. In Lazio, nelle campagne intorno a Frosinone, viene ancora prodotto l’antico e pregiato peperone di Pontecorvo, oggi classificato DOP. È un peperone dolce e lungo, di un rosso brillante, ottimo anche crudo. Molte altre sono le varietà tipiche italiane alle quali si associano anche nuove tipologie come il Sweet Palermo Chocolate, ricercato dagli chef e premiato come “peperone più buono al mondo”, per la sua dolcezza e digeribilità. Poi c’è il grande mondo dei peperoncini: ottimi, a volte vere bombe piccanti, in tanti colori, amatissimi anche per il ruolo decorativo.
DALLA SEMINA AL RACCOLTO
1
Riempi un vaso, una fioriera o meglio ancora una seminiera con COMPO Terriccio Bio per orto e semina, perfetto perché ricco di fattori nutritivi e con un consistenza idonea per favorire l’emissione delle piccole radici dal seme, e premilo leggermente.
2
(Se acquisti le piantine puoi saltare questi passaggi e andare direttamente al punto 6) Il momento migliore per seminare i semi è marzo-aprile. Colloca sul terriccio i semi di peperone e ricoprirli leggermente (solo 1-2 millimetri di spessore). Dovrai mantenere il terreno leggermente umido, ma mai bagnato; il vaso deve stare in un punto caldo, non soleggiato e umido; puoi coprirlo con un sacchetto di plastica bucherellato per conservare al suo interno un’atmosfera idonea.
3
Per conservare l’umidità sul terriccio seminato utilizza uno spruzzino, in modo da non muovere i semi altrimenti non riescono ad emettere le radici. Ogni giorno apri il cappuccio di plastica per arieggiare e controllare lo stato dei semi e la loro germinazione; l’aerazione previene la formazione di muffe sul terriccio e sui germogli che stanno per nascere.
4
Le prime piantine compaiono dopo circa due settimane e sono ancora molto delicate; innaffiale con lo spruzzino, togli il cappuccio nelle ore centrali della giornata e rimettilo la sera per favorire un positivo accumulo di umidità sulle giovani foglioline.
5
Circa un mese dopo la semina, puoi iniziare a selezionare i giovani peperoni, quando sono alti circa 5 cm, eliminando le piantine più deboli; quelle robuste vanno trapiantate con molta delicatezza, in vasetti singoli oppure in una vaschetta (ben drenata); è ancora presto per trapiantarli a dimora, devono prima formare almeno 5 foglie e avere un aspetto robusto.
6
Quando le piantine sono irrobustite puoi posizionarle nell’orto una distanza di 40-50 centimetri per ottenere uno spazio ottimale di crescita. Se fai la coltivazione in vaso, assicurati di utilizzare il terriccio COMPO Bio Terriccio per orto e semina, che offre alle piantine un adeguato supporto nutritivo per le prime fasi post-trapianto.
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Per crescere bene, eretti e robusti, i peperoni hanno bisogno di un sostegno durante la crescita: puoi usare bacchette di bambù o di plastica, fissando il fusto con un legaccio morbido o con gli appositi comodi anelli da orto, che si fissano con semplicità. Nei mesi estivi puoi aggiungere del fertilizzante liquido all'acqua di irrigazione ogni due settimane. A proposito di acqua: le tue piante di peperone ne hanno bisogno in abbondanza, soprattutto in estate, ma solo sulle radici. L'acqua sulle foglie può favorire le malattie fungine.
8
Se tutto è andato bene, i peperoni precoci saranno pronti per la raccolta a luglio. Nel caso di varietà tardive, la raccolta è prevista da agosto fino all'inizio dell'autunno. Una buona scelta è quella di coltivare varietà diverse per epoca di maturazione, in modo da avere peperoni per tutta l’estate e fino all’autunno.
Le piante di peperone sono amanti del sole e amano le alte temperature, ma hanno bisogno di ventilazione e quindi di corretta distanza fra gli esemplari o rispetto ad altri ortaggi che crescono vicini. Ricorda che una buona consociazione è quella fra peperoni e lattughe, finocchi e cavoli: le piante sono “amiche” e crescono bene, anche per la diversa dimensione che lascia i peperoni al sole. Togli le foglie dalle piante se ombreggiano troppo i frutti, soprattutto a fine estate.
Vorresti avere peperoni anche in inverno? Per questo hai bisogno di una serra riscaldata o di una stanza molto luminosa, fresca e ariosa con più di 10 gradi. Non dimenticare comunque che i peperoncini, acquistati in agosto-settembre, rimangono belli e generosi fino al tardo autunno e magari a Natale puoi ancora raccogliere gli ultimi doni di questa pianta generosa.
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